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Alpini: trecentomila ad Asiago

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ASIAGO, Vicenza — Erano in trecentomila. Riuniti al centro dello splendido altopiano dei sette comuni, culla delle adunate nazionali, gli alpini hanno celebrato la 79° adunata nazionale. Onorando la memoria dei trentaseimila scomparsi sull’Ortigara nella prima guerra mondiale con lo storico spirito di amicizia e di amor patrio che da sempre rende speciali le penne nere.

Ieri, per tutto il giorno, settantamila alpini provenienti da tutte le sezioni d’Italia hanno sfilato a “penne alte” per le vie del paese, davanti ad una folla sterminata, tra pioggia battente e qualche spiraglio di sole. Un corteo suggestivo, che si è aperto in ricordo di luca Polsinelli e Manuel Fiorito, i due alpini uccisi a Kabul (Afghanistan) e che ha visto la presenza del neopresidente del senato Franco Marini (alpino abruzzese) e i ministri Carlo Giovanardi e Antonio Martino.
 
 “Per non dimenticare” è stato il motto della sfilata e del raduno in generale, che si è svolta simbolicamente nel luogo della prima adunata della storia del corpo degli alpini. Adunata che avvenne nel lontano 6 settembre 1920, quando le penne nere si riunirono sul monte Ortigara per ricordare il sacrificio dei trentaseimila alpini morti sotto il fuoco austriaco nel 1917.
 
Sabato mattina, proprio sulla cima dell’Ortigara, oltre mille persone hanno assistito alla S. Messa che il cappellano alpino don Rino Massella ha celebrato in memoria di quegli eventi. A seguire, emozionati esibizioni di cori alpini e fanfare militari hanno incantato gli ascoltatori di tutti i paesi dell’altopiano, da Bassano del Grappa ad Asiago (guarda il filmato).
 
Per tre giorni, in giro per l’altopiano, non si sono viste che penne nere festanti, orgogliose del proprio cappello. Alpini in arme, in congedo, alpini simpatizzanti e musicanti, alpini parenti ed amici, alpini di leva e reduci di guerra.  Da Vicenza in su, cartelli inneggianti al corpo degli alpini e punti ristoro che offrivano specialità locali erano sparsi in ogni dove per accogliere gli alpini in arrivo.
 
Le piazze dei paesi erano gremite di folle festanti, canti, balli, sfilate di strani mezzi di trasporto dalle sembianze patriottiche, panini con la soppressa e bicchieri di vino. La festa non ha avuto interruzione nemmeno per la notte (guarda il filmato).
 
Qualche problemuccio organizzativo, a dire il vero, c’è stato. Come la partenza anticipata di alcuni gruppi durante la sfilata, cha lasciato più di un deluso. O qualche malfunzionamento della viabilità nell’anello a senso unico, che ha causato un blocco quasi totale del traffico nella giornata di ieri (d’altronde prevedibile, quando un paese di seimila anime si trova ad ospitarne trecentomila).
 
Ma di scuro, ad Asiago, c’erano solo le penne sui cappelli. Anche nei momenti peggiori. I visi solari esprimevano un calore d’altri tempi, ormai quasi perduto.
 
Nel mezzo di colonne d’auto e pullman bloccati o impantanati nei prati, più immobili che sull’A4 negli orari di punta, tutti si prodigavano per tutti con il sorriso sulle labbra. Simpatici signori dalle gote rosse scendevano dalle auto offrendo un bicchiere di vino al vicino, e gruppi di giovani entusiasti chiamavano i passanti per intonare canzoni di montagna.
 
E’ stata l’ennesima conferma di una solidarietà da camerata che non ha paragoni al mondo e che non fa distinzione alcuna. Uno spirito eccezionale, che unisce gli alpini di generazione in generazione creando un legame invisibile ma indissolubile. Perché alpini si è dentro, non solo fuori.
 
Scendere dall’altopiano e ributtarsi sulle autostrade in direzione di casa, era come uscire da una leggenda.
 
A centinaia di chilometri da Asiago, ei pressi delle aree di sosta o delle piazze di paese, alcuni ammassamenti di ragazzi sventolavano bandiere, cantavano, suonavano clacson e salutavano le auto di passaggio. Era l’ultima giornata di campionato, ma lo scudetto non c’entra. Nessuna delle bandiere era bianconera. Solo tricolori, con attorno ancora delle penne nere.
 
Qualche cosa fa pensare che questa sia una leggenda senza fine. E così, Asiago passa la palla a Cuneo, dove si sta già pensando all’edizione 2007.
 
 
 
Sara Sottocornola

 


La sfilata davanti alle tribune d’onore


Veduta di Asiago


Alpini (Sez. Lecco) in sfilata


Alpino in visita al Sacrario


Alpini in piazza


Balli alpini


Gli alpini e la pioggia


Alpini sui furgoni incolonnati


Vettura alpina

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