Alpinismo

“Project Possible”. Il nepalese Nirmal Purja punta a scalare i 14 Ottomila in 7 mesi

In quale numero e dove siano localizzati gli Ottomila del Pianeta sono informazioni che ogni appassionato di montagna conosce (o dovrebbe conoscere). Sono ben 14 e tutti situati lungo la catena himalayana.

Quale sia il record mondiale di salita di tutte e 14 le vette forse è un dato meno noto. Sono stati necessari 7 anni, 10 mesi e 6 giorni perché l’alpinista sudcoreano Kim Chang-Ho riuscisse nel 2013 a completarle, tra l’altro senza utilizzo di ossigeno, battendo di poco il precedente record mondiale detenuto dal polacco Jerzy Kukuczka dal 1987 (7 anni, 11 mesi e 14 giorni).

Un tempo che deve essere sembrato eccessivo a Nirmal “Nims” Purja, l’alpinista nepalese che ha recentemente annunciato di voler salire tutti gli Ottomila in soli 7 mesi. Un progetto dal titolo ottimista di “Project Possible”, che il 35 enne ex Gurkha dell’esercito britannico, nel quale è stato arruolato per 16 anni, di cui 10 trascorsi nelle forze speciali del Regno Unito, sembra ritenere assolutamente realizzabile grazie alla sua preparazione fisica e mentale.

Per compiere la sua impresa ha aperto una raccolta fondi sul sito del progetto, sottolineando che non si tratterà esclusivamente di una avventura alpinistica al limite del possibile, ma di una iniziativa che consentirà di raccogliere e distribuire fondi alle organizzazioni di beneficenza militari britanniche e nepalesi, che aiutano veterani feriti e bambini bisognosi in Nepal, che sarà di ispirazione per tutte le fasce di età, aumentando la consapevolezza dei cambiamenti climatici e del riscaldamento globale, che consentirà di modificare la percezione dei limiti umani e dimostrerà al mondo le grandi capacità degli alpinisti nepalesi.

Insomma, Nims spera di diventare un vero idolo nel suo Paese e non solo.

Sapendo di non essere però un supereroe ha dichiarato che per realizzare le salite in un tempo così limitato farà uso di ossigeno supplementare e, a nostro avviso, anche di elicotteri per spostarsi tra i campi base. Sarà inoltre supportato da diverse squadre di sherpa. Ben lontano dal concetto di alpinismo “by fair means“.

Non si tratterebbe del primo record per l’alpinista nepalese, che ha già alle spalle il record di velocità di salita di Everest e Lhotse in 10 ore e 15 minuti e il concatenamento Everest-Lhotse-Makalu realizzato in 5 giorni. Inoltre è stato il primo a compiere 2 salite in vetta all’Everest, una sul Lhotse e una sul Makalu in 17 giorni nella medesima stagione nonché il primo Gurkha a scalare l’Everest.

Il progetto avrà inizio a breve, nel mese di marzo 2019 e sarà suddiviso in tre fasi.

Tra il 15 marzo e il 1 giugno sono previste le salite di Everest, Lhotse, Kanchenjunga, Makalu, Dhaulagiri e Annapurna.

Tra il 1 giugno e il 1 agosto K2, Nanga Parbat, Broad Peak, G1 e G2.

Tra il 1 settembre e il 1 novembre Manaslu, Shishapangma e Cho Oyu.

Seguendo la filosofia del “se puoi sognarlo puoi farlo”, Nims ha dunque tutta l’intenzione di lasciare a bocca aperta il mondo. Di certo lo stile scelto per questa “impresa” lascia molto perplessi. 

 

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