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“The Dawn Wall”. Su Netflix la storia di Tommy Caldwell

La piattaforma Netflix nasconde tesori da scoprire anche per gli appassionati di montagna. Da non perdere è di certo “The Dawn Wall” , il documentario da molti considerato meritevole di un premio Oscar al pari dell’acclamato “Free Solo” di Alex Honnold, che racconta la realizzazione della prima libera della Dawn Wall su El Capitan da parte di Tommy Caldwell e Kevin Jorgeson.

Il documentario, prodotto dalla Red Bull Media House, mostra in effetti delle somiglianze con “Free Solo”. In entrambi i casi ci troviamo di fronte a delle leggende dell’arrampicata, tra l’altro tutti made in USA, alle prese con una scalata epica su El Capitan, a Yosemite.

I protagonisti in questo caso sono Tommy Caldwell e Kevin Jorgeson che, nei 19 giorni trascorsi in parete nel gennaio del 2015 hanno tenuto il mondo col fiato sospeso. È il 14 gennaio quando i due raggiungono la vetta dopo aver salito in libera tutti i tiri lungo i quasi 1000 m della parete Sud Est di El Capitan.

La principale differenza tra le due pellicole è che in “The Dawn Wall” Caldwell e Jorgeson non vengono seguiti esclusivamente nella loro salita ma è il loro intero viaggio, verso quella meta rappresentata dal loro momento di gloria, ad essere protagonista.

Ben più di una scalata

Il film-documentario a firma dei registi Peter Mortimer e Josh Lowell racconta, attraverso video, foto ed interviste ad amici e familiari, la vita di Caldwell per il quale la prima libera della Dawn Wall ha rappresentato ben più di una semplice scalata.

Un sogno realizzato dopo anni di ostacoli. Il rapimento da parte dei ribelli kirghizi quando aveva appena 22 anni e poi la perdita dell’indice della mano destra (che al Ladek Mountain Festival ci ha rivelato sorridendo di aver perso in un incidente domestico, ndr) e ancora un matrimonio in frantumi. Eventi che lo hanno reso più forte e lo hanno preparato psicologicamente alla sfida più grande. Sono stati necessari  6 anni di studio e tentativi per la coppia Caldwell- Jorgeson per portare a termine la grandiosa impresa.

Come in “Free Solo” ampio spazio viene dunque concesso ai sentimenti e alle riflessioni. Uno dei momenti emotivamente più complessi è di certo rappresentato da quello in cui, sul finale, mentre tutto il mondo li osserva, Tommy si trova di fronte ad una scelta che lo riporta nel vortice delle difficoltà della sua vita: abbandonare Kevin e realizzare il suo sogno o sacrificare il successo in nome della loro amicizia?

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