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Una nuova via sul Lobuche East per gli alpinisti francesi Cecchini, Tévenot, Vaissière e Welfringer

Lo scorso mese l’alpinista francese Symon Welfringer ha annunciato sul suo profilo Facebook con la tenera espressione “notre petit bébé Népalais”, l’apertura di una nuova via sul Lobuche East (6120 m), nella valle del Khumbu in Nepal, in compagnia di Antonin Cecchini, Laurent Thévenot e Aurelien Vaissière.

I quattro sono partiti per la loro prima esperienza nella valle del Khumbu lo scorso ottobre, per tentare la salita della parete nord del Cholatse (6335 m). Hanno trascorso due settimane acclimatandosi attorno al campo base posizionato nei pressi di Dzongla a circa 5000 metri: prima di attaccare il Cholatse hanno deciso di salire il Lobuche (6100 m).

Inizialmente si sono diretti verso la parete nord ma trovandola troppo secca hanno deciso di puntare su un’alternativa, una linea “magnifica” sul Lobuche East, lunga 1100 metri con difficoltà 6b/A2/M4/80°, ribattezzata “Le Quatuor à Cordes”.

Per completarla sono stati necessari due giorni di arrampicata, 12 ore il primo e 16 ore il secondo. La discesa è invece avvenuta lungo la via normale.

Non contenti dell’impresa Symon e Laurent si sono spostati, come si legge nel post più recente di Welfinger sul suo profilo Instagram “da qualche parte attorno a 5700 metri su una vetta sconosciuta nei pressi del Cholatse”. Nell’ultimo giorno di spedizione si sono dunque cimentati lungo una linea che dal basso non appariva decisamente facile, un “super canalone”, 500 metri di arrampicata mista e su ghiaccio con diversi tiri di M5 fino in vetta (circa 5900 m), che hanno deciso di chiamare “Pray for porters” in onore dei portatori, che si sono resi essenziali per alleviare la fatica dei 4 giorni di marcia di ritorno.

 

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