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Manolo incontra Amatrice

La locandina dell’evento

Amatrice, storico borgo appenninico un tempo famoso per la pasta all’amatriciana, oggi non esiste più. Le sue strade, gli stretti vicoli, gli angoli più ospitali del centro montano sono crollati, come un fragile castello di carte, nel tragico agosto 2016 lasciando un vuoto che fatica a colmarsi e ripartire proprio lì: nel cuore d’Italia.

Il terremoto ha cancellato tutto, ha strappato vite, ha lacerato frazioni e cancellato la storia del paese. Avrebbe anche potuto disgregare comunità, ma così non è stato. Gli abitanti di Amatrice sono forti, come anche lo sono gli appassionati di montagna. I ragazzi del CAI si sono infatti messi in prima fila, impegnandosi fin da subito nell’organizzazione di eventi in grado di riportare la vita nel centro montano. La nostra sezione non si è mai fermata convinta che doveva riportare persone ed escursionisti sulle Montagne della Laga e ad Amatrice” spiega Ines Millesimi socia del CAI di Amatrice e organizzatrice dell’evento Montagne in movimento. “Ha continuato con più impegno che mai il suo programma di escursionismo portando in due anni gruppi di centinaia e centinaia di camminatori, alcuni affezionati a questi luoghi, altri venuti apposta, per la prima volta, a scoprire questi ambienti montani appenninici, isolati, straordinari, selvatici”. Una voglia di fare e un carisma unici che hanno permesso alle montagne del centro Italia di tornare a vivere, anche attraverso idee nuove che puntano a realizzare un presidio stabile come “la Casa della Montagna che sorgerà nel luogo dove un tempo c’era la palestra della scuola crollata e Montagne in Movimento, il contenitore di eventi di cultura in montagna nel quale si presentano libri, film, personaggi noti del mondo alpinistico e della cultura di montagna. L’obiettivo del progetto, spiega Millesimi, è quello di portare ad Amatrice persone che vogliano avvicinarsi alla montagna e vivere delle esperienze in modo che questo “non diventi il luogo di visita di macerie, dove si è consumato il dramma e dove l’occhio si posa sulla distruzione, ricordando solo quella.

Maurizio Zanolla, alias Manolo, che sarà ospite della sezione CAI il prossimo 24 novembre è stato il primo a credere nella rinascita del borgo attraverso le attività culturali e la divulgazione della montagna. Il primo sostenitore è anche l’ultimo degli ospiti per questo 2018 ma, il personaggio, la scelta della location e le storie che narrerà l’immortale dell’arrampicata, sapranno certamente emozionare come pochi altri momenti d’incontro.

L’appuntamento è per sabato 24 novembre, ore 17.00. Per maggiori informazioni: eventi@caiamatrice.it

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