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Foto con grizzly e alci uccisi, ex atleta scatena la rabbia del web

Si tratta dell’americano Tim Brent, ex giocatore della National Hockey League, che ha postato nei giorni scorsi le foto delle sue battute di caccia tra i boschi a nord-ovest del Canada. Le sue immagini diffuse su Twitter mostrano l’atleta sorridente troneggiare sopra le carcasse di un grosso orso grizzly e di un’alce.

Era chiaro che quest’orso era il padrone della vallata in cui stavamo cacciando e non aveva paura di niente!“, dice la didascalia della prima foto postata. Ovviamente la risposta del web non si è fatta attendere. Da semplici utenti, a fan dell’ex atleta, fino ad alcune celebrità hanno commentato quella fotografia, arrivando perfino a minacciare di morte l’autore.

Non contento però Brent ha rilanciato, postando questa volta uno scatto che riprende lui, il suocero e il corpo di una grossa alce abbattuta, con la scritta “Questa è un alce di una vita!!!“. Ancora una volta gli utenti del social network hanno reagito in modo negativo, commentando con indignazione, rabbia, insulti e minacce.

L’ultimo post dell’ex atleta, nonostante non abbia mancato di far infuriare ulteriormente il popolo di Twitter, voleva essere una sorta di spiegazione per tutta la controversia. Una foto di un congelatore, pieno di pacchetti, con la didascalia: “Uno dei tanti motivi per cui caccio! Alci, orsi e cinghiali riempiono il freezer della mia famiglia!“. Nemmeno a dirlo, motivare le cruente foto di animali morti con ragioni di (pseudo) sopravvivenza, non ha giovato alla sua causa.

In termini legali Brent non ha commesso un reato. Il rispetto delle norme e delle stagioni di caccia, che da poco si sono riaperte anche in molte parti d’Italia per diverse specie, fanno dell’attività venatoria un passatempo comune e regolare. Rimane il fatto che l’eticità dell’atto di cacciare animali selvatici non smetterà mai di stare al centro di accesi dibattiti.

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