Cronaca

Igor, che amava le montagne, vittima del dark web

La storia che vi raccontiamo è quella di Igor Maj e c’entra con le montagne solo attraverso la passione di questo ragazzo di 14 anni per le pareti e la roccia.

Vogliamo raccontarvela perché desideriamo accogliere l’appello dei genitori di Igor. Igor che oggi non c’è più, vittima di un “gioco”, ma che gioco non è, del dark web. Lo chiamano “Blackout” e consiste nel soffocarsi fino a svenire per poi provare l’adrenalina della ripresa.

Questo è in assoluto il post più triste di tutta la storia della pagina Fb dei Ragni. Forse, tratta della notizia più tragica che il nostro gruppo abbia mai conosciuto. Tante volte ci siamo sinceramente commossi per la scomparsa di qualche nostro amico, grandissimo alpinista, o semplice appassionato, e qualche volta abbiamo pianto un nostro anziano che ci ha lasciato per il normale corso della vita– scrive Fabio Palma sulla pagina social dei Maglioni Rossi -.

Ma niente è paragonabile a quello che ha cominciato a scuoterci fin dal primo istante che l’abbiamo saputo, settimana scorsa”. “Queste sfide alla morte sono sempre esistite e in ogni epoca si poteva rimanerne coinvolti, ma quelle di oggi sono più subdole, molto più subdole, perché possono compiersi nella stanza della tua casa, in pochi minuti, guidate da criminosi esempi virtuali, video orrendi che sono dei veri e propri atti terroristici ai nostri figli, ai nostri amici, a tutti noi– continua l’ex presidente dei Ragni di Lecco -. E non arrivano da sconsiderati terroristi stranieri, ma dalla nostra società.

Questa tragedia che per sempre porteremo nel nostro cuore, che da giorni ci ha reso le notti agitate e incomprensibili, deve rimanere un monito, come la famiglia, una STRAORDINARIA famiglia, ha reso pubblico affinché questi pericoli non rimangano in qualche distaccato trafiletto di internet”.

Sono stati proprio i genitori di Igor a voler rendere nota la vicenda lanciando un appello a tutti i genitori: “Fate il più possibile per far capire ai vostri figli che possono SEMPRE parlare con voi, qualunque stronzata gli venga in mente di fare devono saper trovare in voi una sponda, una guida che li aiuti a capire se e quali rischi non hanno valutato. Noi pensiamo di averlo sempre fatto con Igor, eppure non è bastato. Quindi cercate di fare ancora di più, perché tutti i ragazzi nella loro adolescenza saranno accompagnati dal senso di onnipotenza che se da una parte gli permette di affrontare il mondo, dall’altra può essere fatale”.

I funerali di Igor si terranno oggi, giovedì 13 settembre, alle ore 15.30, presso la sala del cimitero di Lambrate.

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