AlpinismoCronaca

Permessi falsi per l’Everest: 44mila dollari di multa alla Seven Summit Treks

Ha fatto discutere solo qualche settimana fa il caso dei due alpinisti, l’australiano Ian James Hibbert e il cinese Xu Zhong Zhou, beccati dopo aver scalato l’Everest usando dei permessi falsi. Il Dipartimento del Turismo ha ora deciso di sanzionare severamente i responsabili dell’accaduto.

Si tratta della rinomata agenzia Seven Summit Treks diretta da Mingma Sherpa, che verrà punita con una multa del valore di 44.000 dollari. Alla cifra, che corrisponde al doppio del costo dei permessi che avrebbe dovuto pagare per gli alpinisti, si aggiungerà un’ulteriore sanzione per attività fraudolenta.

La gravità è data dal fatto che, per realizzare i permessi falsi, sono stati usati carta intestata e timbri del governo. Ciò lascia presupporre che qualcuno all’interno del Ministero abbia collaborato con Seven Summit Treks. Per questo, il Central Investigation Bureau della polizia nepalese ha aperto un’indagine sui possibili responsabili. Secondo il codice penale nepalese, un simile reato è punibile con una detenzione fino a 7 anni.

Seven Summit Treks ha fatto sapere che il caso di contraffazione è da attribuire a uno dei suoi ex impiegati, che non collabora più con l’agenzia; si dichiara inoltre disponibile a collaborare con le indagini e fa presente che, con l’enorme mole di clienti che tratta ogni anno e la quantità di denaro che puntualmente paga allo Stato per i permessi, non avrebbe senso ricorrere a simili sotterfugi.

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