Cronaca

11 le vittime della tragedia alla Gole di Raganello. Si continuano a cercare i dispersi

Le forti piogge, il torrente che si ingrossa ed “una valanga d’acqua all’improvviso” che travolge due gruppi di escursionisti che stavano visitando l’interno dell’area fatta di gole e canyon nel Parco nazionale del Pollino, in Calabria: alcuni stavano scendendo a piedi il torrente Raganello, altri stavano percorrendo le gole e le grotte; in tutto erano 36, provenienti in particolare da Brescia, Bergamo, Milano, ed erano suddivisi in due gruppi di 18 persone.

Una veduta delle gole del torrente Raganello.
ANSA/ANTONIO IANNICELLI

Sono 11 le vittime di questa tragedia, tra loro una ragazzina di 14anni. Un bilancio salito nella notte quando una delle persone rimaste ferite gravemente è deceduta nell’ospedale di Cosenza in conseguenza di un trauma toracico.

23 sono gli escursionisti tratti in salvo, sette sono stati trasportate in ospedale, tra loro anche una bambina di 9 anni in stato ipotermia

Si continua però ancora a cercare: sono tre, ufficialmente, le persone ancora disperse; il dato, fornito dai carabinieri, è ricavato dalle segnalazioni giunte nelle ultime ore al numero verde 800-222211 della Protezione civile regionale.

Carlo Tansi, capo della Protezione civile della Regione Calabria, ha chiarito che “la difficoltà ad avere un quadro chiaro di chi manca all’appello è dovuta al fatto che gli escursionisti erano in gruppi sparsi. Molte segnalazioni sono pervenute nella notte al nostro numero verde. Tutte le vittime sono state identificate e, al momento, le persone ricoverate sono 11 e si trovano negli ospedali di Castrovillari quelli meno gravi e di Cosenza quelli più gravi(cinque) e uno a Rossano. Le ricerche non si sono mai interrotte e sono andate avanti tutta la notte. Con la luce del giorno è più facile procedere“. Le operazioni di setaccio che vedono impegnati uomini e mezzi dei vigili del fuoco, della guardia di finanza e del soccorso alpino saranno spostate anche più a valle fino alla foce del torrente con il coinvolgimento della Capitaneria di porto perché c’è il timore che alcune persone siano finite a mare. “Pensate – ha detto Tansi – che un corpo è stato trovato a distanza di cinque chilometri dal punto dell’alluvione“.

Tags

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button
Close