Storia dell'alpinismo

In questo giorno, nel 1786, la storica conquista del Monte Bianco

L’8 agosto del 1786 i due giovani francesi Jacques BalmatMichel Gabriel Paccard, nessuno dei quali alpinista di professione, raggiunsero la vetta del Monte Bianco. Entrambi di Chamonix, i due devono aver osservato la montagna per anni prima di decidere di lanciarsi nell’impresa. Sarebbe stato il celebre scienziato Horace-Bénédict De Saussure a sollecitarli a cimentarsi nella sfida, stabilendo un premio in denaro per chi avesse conquistato per primo la vetta.

Due anni di ricognizioni con la guida valdostana Jean-Laurent Jordaney precedettero il tentativo vero e proprio, che venne seguito e raccontato dal barone prussiano Adolf Von Gersdorff. Il tentativo non cadde in un momento propizio: la figlia neonata di Balmat aveva una salute precaria e il francese era preoccupato per le sue sorti. La cronaca racconta che durante l’ascesa lo stesso Balmat avrebbe proposto di tornare indietro, ma Paccard, all’oscuro di tutto, l’avrebbe convinto a proseguire nel tentativo.

I francesi affrontarono il versante nord della montagna, attraverso le Rochers Rouges, per poi terminare la loro salita sulla cresta nord-est. La vetta venne raggiunta l’8 agosto alle 18:23. I due rimasero sulla cima per poco più di mezz’ora, tempo che impiegarono per fare delle iniziali e approssimative misurazioni della sua altezza. Poco prima delle 19 ripartirono per la discesa e in quattro ore raggiunsero il punto da cui erano partiti. Il mattino seguente, di ritorno a Chamonix, Balmat apprese della prematura morte della figlia. Per un padre un prezzo troppo alto da pagare, anche di fronte ad un’impresa che sarebbe rimasta nella storia.

Con modalità fin troppo attuali, una disputa portò l’opinione pubblica a ricredersi sul contributo di Paccard all’ascesa. Per molto tempo De Saussure venne ritenuto il primo conquistatore del Monte Bianco, con Balmat a fargli da guida, spedizione che avvenne però solo a seguito della prima salita del 1786 da parte dei due francesi. De Saussure arrivò in vetta guidato da Balmat, accompagnato da un servitore personale e ben 17 guide che trasportavano tutti i comfort, perfino una stufa e il laboratorio scientifico mobile dello scienziato.

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