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Outdoor Festival 2018 – Una notte in tenda… come in un vero campo base (o quasi)

A poco distanza dal rifugio Guide Alpine del Cervino, nello spettacolare scenario del ghiacciaio del Ventina a 3.480 metri di quota, torna anche quest’anno il Campo Base organizzato da Montagna.tv.

Si tratta di una, sicuramente tra le più emozionanti, delle tante attività che si svolgeranno nel lungo weekend 27-29 luglio ai piedi di quella che, in lingua Patois Valtournain, è chiamata la Gran Becca. Il Cervino, per chi non lo sapesse.

Una occasione straordinaria, ideale per chi si approccia al mondo alpinistico e vuole vivere almeno in parte l’esperienza della spedizione, senza però essere esposto ad alcun rischio e con qualche confort in più”. Ad assicurarcelo è Lucio Trucco, guida alpina nonché ex presidente della prestigiosa associazione Guide Alpine del Cervino. Trucco, gestore sia del rifugio “Guide”, nei pressi del quale verrà allestito il base camp, sia del Teodulo (che ha ospitato il campo base nel 2017), è sicuramente uno dei personaggi chiave attorno ai quali ruota l’esperienza del Campo Base.

Sarà infatti lui a mettere in sicurezza l’area dove verranno montate le tende. I materiali (tende, materassini e sacchi a pelo saranno forniti da Ferrino). Cena e prima colazione, invece, avranno luogo presso il rifugio, famoso anche per l’accoglienza e la buona cucina.

Una volta riempito lo stomaco e prima di infilarsi nei sacchi a pelo per la notte, sempre presso il rifugio, si terrà una emozionante serata alpinistica condotta da Agostino Da Polenza, che riprenderà la storica salita di Walter Bonatti al Gasherbrum IV, la Montagna di Luce del Karakorum, avvenuta il 6 agosto del 1958 insieme all’amico alpinista Carlo Mauri. Sarà una serata a cavallo tra passato e presente perché, proprio in quei giorni, è prevista una spedizione commemorativa ad opera degli italiani Valerio Stella, Marco Majori, Maurizio Giordano e Marco Farina (tutti membri dell’Esercito) insieme all’alpinista Daniele Bernasconi. Se ci riuscissero sarebbe la prima ripetizione, a sessant’anni di distanza, dell’itinerario seguito da Bonatti e socio.

La mattina successiva il gruppo avrà la possibilità di legarsi in cordata con le guide e di effettuare l’ascesa del Breithorn oppure del Castore.

Per coloro che non se la sentono di affrontare la notte in tenda, ma che comunque vogliono assistere alla serata e effettuare una delle due ascese, c’è anche la possibilità di pernottamento in rifugio.

 

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