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Outdoor Festival 2018 – Cervinia: regina delle nevi in inverno, capitale del trekking in estate

Per Cervinia l’Outdoor Festival è una grande occasione per far conoscere le nostre montagne, che sono bellissime d’inverno (ma questo in molti già lo sanno) ma anche durante la stagione estiva. Con mille possibilità e attività adatte a ogni fascia d’età: dal giovane in cerca di adrenalina alla famiglia o all’adulto in cerca di relax. E non mancano neppure spazi per i più piccoli. Durante l’Outdoor Festival i partecipanti avranno l’occasione di provare, a prezzi agevolati, alcune delle discipline che qui a Cervinia possono essere svolte per tutta estate, o almeno fino a che la neve non arriverà a farla da padrona”. A parlare è Monica Maynet, la presidente del Consorzio Turistico Cervinia.

Le abbiamo chiesto qualcosa di più sulle attività outdoor che si possono svolgere in questa location, la cui montagna simbolo è appunto il Cervino, nella stagione estiva.

Conosciamo tutti Cervinia per lo splendido comprensorio sciistico. Cosa offre invece nella stagione estiva?

Al di là del fatto che a Cervinia si può davvero sciare tutto l’anno (la location è infatti il domaine skiable estivo più grande e alto d’Europa, ndr), sono moltissime le attività adatte per la stagione estiva. Sicuramente il trekking è quella più accessibile e alla portata di tutti. Per mettersi in cammino ci vuole davvero poco: bastano un paio di calzature adatte e uno zaino… e il gioco è fatto (o quasi!). Ai piedi del Cervino ci sono chilometri e chilometri di sentieri, con difficoltà per tutti i gusti. Si va dai trekking più semplici fino alle mete alpinistiche, accompagnati delle nostre guide alpine oppure da guide ambientali, in grado di organizzare passeggiate durante le quali è possibile non solo vivere una esperienza a contatto con la natura, ma anche conoscere le caratteristiche del paesaggio, dalla flora alla fauna, fino agli aspetti culturali e, perché no, anche quelli enogastronomici.

Quali sono gli itinerari di trekking più noti?

Si inizia quasi sempre dal celebre Lago Blu: mezz’ora a piedi dal paese di Cervinia, percorribile anche spingendo un passeggino! Per chi ha fiato e buone gambe, dal lago Blu in due ore si può scollinare e raggiungere Valtournenche dall’Alpe Manda sino a Salette (2.245 metri): mucche al pascolo e vista magnifica sulle Grandes Murailles. Il sentiero segue un tratto della Grande Balconata, tra i trekking più gettonati dell’intera Valle d’Aosta. Sempre da Cervinia, salendo in “quota”, c’è anche la passeggiata alla diga del Lago Goillet. Plan Maison è comunque il centro nevralgico da cui si sviluppano molte passeggiate. Merita senz’altro la gita sino al rifugio Oriondé, situato proprio sotto la parete sud del Cervino. E queste sono solo alcune delle molteplici possibilità. Tra i sentieri naturalistici da percorrere ci sono senza dubbio il Carrel, il Sant’Anna, l’Abbè Gorret e la già citata Gran Balconata sul Cervino.

E per quanto riguarda invece le ferrate e le vie attrezzate?

Nella valle del Cervino ci sono tre vie ferrate per gli appassionati. Consigliata per i neofiti è la Gorbeillon, a soli 15 minuti dal centro di Valtournenche e ben visibile dalla terrazza panoramica della famosa “piazzetta delle Guide”. La Vaufrede dista un’ora e trenta di camminata da Cervinia, fino alla base del ghiacciaio da cui prende il nome questa ferrata. Da qui inizia la via, più impegnativa della precedente.  Si è nel “cuore” delle Grandes Murailles, con vista sul Cervino da un’angolazione unica. Infine vi è la Furggen Ride. Si parte dal Colle del Teodulo e si percorre tutta la cresta spartiacque del confine tra Italia e Svizzera. Il tempo di percorrenza di questa ferrata è di 3 h circa (media difficoltà: richiesta l’attrezzatura alpinistica con imbrago, corde e ramponi).

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Un commento

  1. Sono stato a cervinia nel 2012, un estate, per fare delle escursioni. L’esperienza è stata deludente, non dal punto di vista naturalistico, ma dal punto di vista delle attenzioni rivolte all’escursionista. Arrivavo a 3000 mt di altezza, e trovato i rifugi puntualmente chiusi, poi ci sono infiniti paletti che non indicano nulla. Secondo me il tutto è dovuto al fatto che si scia anche in estate, poichè lo sciatore porta molti soldi, le attenzioni sono rivolte tutte a lui.

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