
Cominciano i tentativi di vetta senza ossigeno ausiliario di Klein Dávid e Varga Csaba sullo Shisha Pangma, mentre ancora non si hanno notizie di Boyan Petrov, l’alpinista bulgaro disperso nei giorni scorsi mentre puntava in solitaria allo stesso obbiettivo.
A darne notizia sono oggi le pagine social dell’agenzia Kalifa: i due alpinisti ungheresi stanno entrambi tentando la scalata alla vetta dello Shisha Pangma. Le previsioni climatiche per i giorni a venire sono abbastanza buone: le precipitazioni nevose non mancheranno, ma i venti dovrebbero calare e stabilizzarsi durante la settimana.
Procedendo senza bombole d’ossigeno e portatori per la via stabilita lungo il versante sud-ovest, la cosiddetta “Ina Route”, Dávid ha raggiunto oggi il C1, mentre Csaba è salito fino a C2.
Non si sa ancora se insieme alla cordata di Dávid stiano salendo anche gli italiani Mario Vielmo e Sebastiano Valentini, con i quali ha condiviso l’acclimatazione pre-scalata.
Continua a rimanere disperso intanto Boyan Petrov, l’allarme per la cui scomparsa è stato lanciato in prima battuta proprio da Klein Dávid. Suo il merito della pronta segnalazione, sia alle autorità che ai parenti dello scomparso, permettendo il tempestivo inizio delle ricerche. “La scomparsa di Boyan ha messo in ombra il campo base“, ha dichiarato Dávid, che ha anche prontamente provveduto a negoziare con le autorità cinesi.
Anche grazie a Dávid, la cooperazione tra il governo bulgaro e le autorità cinesi e nepalesi nell’azione di ricerca e soccorso del disperso è ottima, ma ancora non ci sono novità a riguardo. Una squadrati ricerca cinese sta operando sulla montagna, al momento anche l’elicottero è a disposizione della operazioni.