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Abruzzo: 100mila euro per salvare l’orso marsicano

Il progetto, denominato Patom e promosso dal Ministero dell’Ambiente insieme all’Istituto nazionale per la fauna selvatica, coinvolge le regioni Abruzzo, Lazio, Molise, i Parchi nazionali e regionali e le Province. Obiettivo principale: monitorare e salvaguardare circa 60 esemplari del plantigrado marsicano.
Le attività previste nel Patom verranno coordinate dalla Regione Abruzzo, che nei prossimi cinque anni cercherà di conciliare economia e ambiente, nel rispetto di una specie che rischia l’estinzione. Nel piano d’azione sono infatti previsti indennizzi più rapidi per allevatori, apicoltori e agricoltori danneggiati dal predatore e fornitura di recinzioni elettrificate, necessarie per tenerlo lontano.
Strettamente legate alla salvaguardia dell’orso, invece, le limitazioni ai periodi di caccia e la creazione di “corridoi ecologici” attraverso cui gli orsi possono spostarsi da un parco all’altro, lungo l’Appennino centrale.
“Il piano d’azione – ha dichiarato il presidente del Parco Nazionale d’Abruzzo, Aldo Di Benedetto – è un evento molto importante, sia per la storia del parco e dell’orso marsicano, sia per le responsabilità che si assumono le istituzioni coinvolte”. Finora, infatti, la tutela del plantigrado è stata garantita quasi esclusivamente dall’Ante Parco.
Francesca Nava