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Visages d’enfants, il 66. Trento Film Festival debutta questa sera con il grande cinema muto

Inizia oggi l’edizione 66. del Trento Film Festival. Il programma è ricchissimo di eventi, ben 150 che animeranno per 11 giorni la città, di ospiti di assoluto prestigio e il programma cinematografico, 130 film in cartellone, è come sempre ricco di novità, varietà e qualità.

La serata di apertura della kermesse cinematografica è all’insegna del ritorno al Festival del grande cinema muto e della musica dal vivo con la proiezione di Visages d’enfants, capolavoro di Jacques Feyder ambientato sulle Alpi svizzere, con la nuova partitura del Maestro Carlo Crivelli eseguita dall’Orchestra Città Aperta. 

Il nuovo restauro di uno dei più celebri film di montagna e sull’infanzia della storia del cinema, e la partitura orchestrale originale commissionata per l’occasione, offrono al Trento Film Festival l’attesa opportunità di riportare in città lo spettacolo del grande cinema muto musicato dal vivo nella prestigiosa cornice del Teatro Sociale di Trento.

Visages d’enfants venne girato fra il 1923 e il 1925 tra gli studios francesi e le vette svizzere, per la regia di Jacques Feyder. Insieme ai film di Abel Gance e René Clair, è considerato uno dei capolavori del cinema francese degli anni ’20.

A Saint-Luc, villaggio abbarbicato sulle montagne, Jean non riesce ad accettare la morte della madre. Suo padre Pierre pensa a risposarsi con Jeanne, anche lei vedova e madre della piccola Arlette. Ma Jean non accetta la matrigna, e i due bimbi finiscono per detestarsi. Una sera d’inverno, Jean convince Arlette ad andare alla ricerca della bambola che ha smarrito, e la bambina si perde nella neve. Assalito dai rimorsi, Jean confessa tutto al padre…

Il restauro del film è stato realizzato dalla Lobster Films di Parigi, con la collaborazione della Cinémathèque suisse e dell’EYE Film Instituut Nederland e il finanziamento dell’istituzione elvetica Memoriav. La prima mondiale della nuova versione restaurata con le musiche originali di Crivelli, eseguite dall’Orchestra della Svizzera Italiana diretta da Frank Strobel, si è tenuta a Locarno giovedì 18 gennaio 2018, in collaborazione con il Locarno Festival.

Questa a Trento sarà dunque la seconda presentazione e prima internazionale del restauro, e in quest’occasione la partitura sarà eseguita dai quaranta elementi dell’Orchestra Città Aperta, fondata a Fossa in provincia de L’Aquila dal compositore Carlo Crivelli e da Jonathan Williams, uno dei più grandi cornisti del mondo. L’Orchestra Città Aperta vuol essere un centro d’eccellenza di produzione di colonne sonore, capace di confrontarsi con la scena mondiale da questo borgo nel cuore dell’Abruzzo aquilano.

Carlo Crivelli è uno dei più importanti e apprezzati compositori italiani di colonne sonore, noto soprattutto per la sua collaborazione con Marco Bellocchio, inaugurata nel 1986 con Diavolo in corpo. Successivamente Crivelli ha musicato di Bellocchio tra gli altri Il sogno della farfalla(1994), Vincere (2009) e Fai bei sogni (2016), e ha collaborato anche con Paolo e Vittorio Taviani per Le affinità elettive (1996), Michele Placido per Del perduto amore (1998), Carlo Mazzacurati per La passione (2010), Ficarra & Picone per Andiamo a quel paese (2014) e L’ora legale (2017), oltre che regolarmente con il regista francese Manuel Pradal.

Per Crivelli “Visages d’enfants è un film coi bambini e sui bambini, una sorta di Truffaut ante litteram, un vero capolavoro che formalizza la straordinaria sensibilità dimostrata da Feyder nei confronti dell’anima fragile dei bimbi, in un’epoca in cui si affermavano ben altri. sentimenti.”

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