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Il Karakorum in mostra al Politecnico

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MILANO — L’architettura dei villaggi di montagna in Karakorum, le tradizioni della gente, gli oggetti delle case, l’atmosfera di un mondo a cavallo tra quello alpino e quello orientale. Ecco i protagonisti della mostra “Living in Upper Braldo Valley” che partirà domani a Milano, organizzata dal Politecnico, Dipartimento di Progettazione dell’Architettura, in collaborazione con il Comitato EvK2Cnr.

L’esposizione apre domani, martedì 30 marzo alle ore 17 presso lo Spazio mostre Guido Nardi del Politecnico, in Via Ampere, 2 a Milano. Raccoglie immagini e documenti relativi alle attività di ricerca per la salvaguardia e valorizzazione del patrimonio architettonico dell’Alta Valle del Braldo, ma anche del miglioramento delle condizioni abitative della popolazione nel nord del Pakistan, portate avanti dal Politecnico di Milano. 

La mostra del Politecnico raccoglie materiale fotografico, video ed elaborazioni progettuali relative al villaggio di Askole , ed in particolare saranno presentati tutti i passaggi che hanno portato alla realizzazione della casa Museo proprio nel Villaggio di Askole, un progetto di recupero architettonico condotto da EvK2Cnr in collaborazione con Università di Milano e Regione Lombardia.

Fatta di pietra, su due livelli, con un grande cortile, la casa museo rispecchia le abitazioni tradizionali. L’interrato, senza finestre, si usa d’inverno, per ripararsi dal rigido inverno del Karakorum. Il piano superiore, poco sopra il livello della strada, ha un focolare centrale attorno al quale si raccoglie la famiglia. Tipici delle case di Askole gli antichi intarsi nel legno, che ricordano le antiche origini tibetane dei Baltì, come il “nodo infinito”, e riempita con 200 oggetti tradizionali acquistati in loco e alcune chicche come una cassa della spedizione di Bonatti e Mauri sul Gasherbrum 4 del 1958.

La Casa Museo è stata inaugurata il 18 maggio 2009, resa autosufficiente con 5 pannelli solari e, a livello strutturale, sistemata da Maurizio Gallo, responsabile tecnico di Karakorum Trust, con gli architetti del Politecnico di Milano Michele Locatelli ed Ermes Invernizzi, supportati dal laureando Daniele Beacco.

Le attività per la protezione architettonica di questi luoghi continuano tutt’oggi con il progetto Seed (Social Economic Envromental Development in the Central Karakorum National Park Project), nato nel quadro dell’accordo della conversione del debito per lo sviluppo, tra Italia e Pakistan (Pakistan-Italian debt for development SWAP agreement – PIDSA), realizzato tramite la Cooperazione Italiana, l’Ambasciata di Italia in Pakistan e il Governo Pakistano e che EvK2Cnr con la Karakorum International University, stanno attivando.

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