K2: rientrato dalla parete, Adam Bielecki: “Può essere orribile e molto duro lì fuori”
Adam Bielecki tornato al campo base dopo la ricognizione fino a 7400 m con Denis Urubko, ha avuto tempo di raccontare a wspinanie come è andata.
“Sono positivamente sorpreso dalle condizioni della parete. Forse perché sono un alpinista invernale piuttosto che estivo” ha commentato Adam, aggiungendo: “Questo dimostra che le difficoltà tecniche e l’altitudine non sono per noi un problema, lo è invece il vento”.
Fino a 40 km/h, spiega l’alpinista, non è “qualcosa che ci impressiona più di tanto”, sopra è un problema. “A 7000 metri con vento costante a 40 km/h e raffiche fino a 70 km/h si può lavorare, con valori più alti diventa difficile” fare qualsiasi cosa, anche scendere, come è accaduto ieri mattina quando un colpo di vento lo ha spostato mentre era attaccato alle corde al di là della cresta. “Non potevo fare nulla perché non vedevo nulla. Può essere orribile e molto duro lì fuori”.
“È stata la mia seconda uscita sulla montagna e sono molto felice di essere riuscito a raggiungere i 7400 metri e a dormire due notti a 7200 metri. Mi ha dato una buona acclimatazione. Si sa che Denis è fortissimo e velocissimo, cerco di stargli dietro. Con successo? Bisogna chiederlo a lui! Comunque è bello arrampicare con lui”.