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Nanga Parbat, Elisabeth c’è. Partiti gli elicotteri

Elisabeth è sopravvissuta alla quarta notte senza tenda. Questa mattina ha scritto che ha problemi di congelamento alle estremità, ma leggendo i messaggi si capisce che è vigile e reagisce, non è in ipotermia. Una volta in salvo vuole essere rimpatriata urgentemente per curare i congelamenti.

Tutto è pronto anche per questo e le autorità del Gilgit Baltistan, Riaz e Ali hanno predisposto il necessario per portarla immediatamente nel miglior centro medico. Dalla Francia uno specialista in congelamenti è in contatto diretto con il sistema di comunicazione che sta gestendo il recupero.

La macchina del soccorso è partita: gli elicotteri sono operativi e si stanno muovendo per tentare di raggiungere il campo base del K2, ma ci sono difficoltà meteo. Un primo tentativo fino ad Urdukas, a metà del ghiacciaio del Baltoro, è stato già fatto, ma a causa delle nuvole basse si sono dovuti fermare. 

Si è in attesa di un “buco” tra le nuvole per sgusciarci dentro e portarsi nell’alto Baltoro verso il base dove il tempo è migliorato. I polacchi scapita al campo base, vogliono salvare Elisabeth e Tomek.

Incrociamo le dita.

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