AlpinismoK2 invernale

Il K2 in 3D: un sito per rivivere le vie storiche dei polacchi dal 1986 ad oggi

Un modellino 3D del K2 (potete vederlo sul sito travelerx.sharemap.org) dove vengono tracciati i percorsi delle salite più importanti dei polacchi sulla montagna.

Nella cronologia in basso riportata sul sito potrete vedere che c’è una data che spicca tra le altre, il terribile anno del K2: il 1986. Quell’anno, i polacchi aprirono importanti vie come la Kukuczka  e la Magic Line, ma purtroppo entrambe le spedizioni ebbero degli incidenti mortali. 

Il primo tracciato”digitalizzato” è la via di Jerzy Kukuczka e Tadeusz Piotrowski. L’8 luglio dell’1986 i due polacchi arrivano in cima al K2 dopo aver aperto una via sulla parete sud. La via molto complessa si snoda lungo un canale chiamato l’Hockey Stick. Arrivati in cima i due polacchi iniziano la discesa lungo lo Sperone degli Abruzzi. Il 9 luglio si trovano al campo 4, qui passano la giornata e si riposano in vista della discesa. Il 10, poco sotto la spalla del K2, si consuma la tragedia. Piotrowski perde un rampone, cerca di mettersi in equilibrio ma perde anche l’altro, scivola, finisce addosso a Kukuczka che non riesce a fermare la caduta del compagno. Il corpo di Piotrowski non sarà mai più ritrovato. 

Sempre del 1986 vi fu la prima salita femminile al K2. Protagonista fu la fortissima alpinista polacca Wanda Rutkiewicz che salì dallo Sperone degli Abruzzi senza ossigeno. La Rutkiewicz aveva come obiettivo quello di scalare tutti i quattordici ottomila ma perse anche lei la vita mentre scalava il suo nono ottomila: il Kangchenjunga.

Un’altra via leggendaria è la Magic Line. Via difficilissima, forse la più complessa sulla montagna. Fu aperta sempre nel 1986, il 3 agosto, da un team composto da polacchi e slovacchi. La via fu completata da Wojciech Wróż, Przemislaw Piesecki ed il cecoslovacco Petr Bozik. I tre facevano parte di un team di sei persone che comprendeva anche Janusz Majer, Krystyna Palmowska, Anna Czerwinska. Questi ultimi tre non riuscirono a completare la via e ridiscesero, incolumi, al campo base. Per i tre che invece arrivarono in vetta la discesa dalla via normale fu segnata da un’altra tragedia. Mentre scendevano al campo quattro, Wróż perse l’equilibrio e cadde da una corda fissa. I compagni arrivarono al campo base, sotto shock, alle due del mattino.

La spedizione più recente, riportata sul sito, è stata la ripetizione, nel 1996, della via dei giapponesi sul poco battuto sperone nord del K2. La cordata era composta da Krzysztof Wielicki (oggi capo spedizione al K2 invernale), Ryszard Pawłowski e Piotr Pustelnik. 

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