L’offerta era di sicuro allettante: 60 mila franchi per andare ad abitare con la propria famiglia nel piccolo e spopolato paesino di Albinen, 240 anime nel canton Vallese.
Quello che probabilmente non si aspettava il Sindaco è che il suo appello facesse il giro del mondo: tutti i media ne hanno parlato (anche noi qui): la notizia è rimbalzata dall’Europa all’Asia, dalle Americhe all’Australia creando un clamore del tutto inaspettato.
In tantissimi, da tutto il mondo, hanno così inviato la propria domanda di trasferimento, ma le autorità di Albinen non hanno gradito l’eccessiva attenzione, definendola come una “eccotazione non necessaria”.
Sotto accusa specialmente tutte le richieste che non rispondono ai requisiti richiesti: le persone interessate devono avere meno di 45 anni, impegnarsi a risiedere per almeno dieci anni nel comune e investire – non in una seconda casa – 200.000 franchi. I complessi immobiliari di gruppi di investitori sono esclusi. Gli stranieri, tra l’altro, per beneficiare dell’offerta, dovrebbero essere in possesso almeno di un permesso C, ossia un permesso di domicilio.
“Tra le molte richieste giunte, al massimo uno su cento potrebbe essere considerato un candidato serio”, affermano le autorità di Albinen sulla pagina internet.
Fonte: ticinonline/20 Minuten
Ho visto con ricerca immagini la localita’.Per molto meno ci sono paesetti Dolomitici nell’Agordino o montagna Bellunese o Carnica…con possibilita’ di case da restaurare con meno investimento e possibilita’ di lavoro.Basta mantenere servizi ed estendere la rete web.Per esempio uno studente potrebbe assitere a lezioni universitarie in streaming…
Il vero problema per gli svizzeri ora è leggerle tutte quelle domande…trooooppo lavoro! Qualcuno aveva detto: “Gli svizzeri si alzano presto ma si svegliano tardi”