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Gran Bretagna: mai così freddo in 30 anni

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LONDRA, Regno Unito —  Un’ondata di gelo, neve e maltempo sta mettendo in seria difficoltà il sistema dei trasporti in Gran Bretagna. Dopo le abbondanti nevicate dei giorni scorsi in Scozia e nel Nord dell’Inghilterra, il termometro sull’isola è colato a picco, a livelli mai raggiunti negli ultimi trent’anni.

Il freddo ha fatto la sua comparsa facendo rabbrividire i sudditi di sua Maestà fin dalla metà di dicembre e dal quel momento non se n’è più andato. Anzi, se possibile è peggiorato. Era dal 1981 che non si registrava un periodo così lungo di temperature negative nel Regno Unito, hanno spiegato gli esperti del Met Office (il servizio meteorologico britannico). E le previsioni non dicono nulla di buono. Le condizioni avverse dovrebbero mantenersi per le prossime due settimane.
 
Il dramma è per il settore dei trasporti, già semiparalizzato. Dopo aver colpito le aree del nord, dove peraltro le precipitazioni di questo tipo sono abbastanza frequenti, la neve è arrivata nella notte tra martedì e mercoledì nel Sud e sulla capitale Londra, ricoprendo tutto sotto 30 centimetri di neve.
 
Il primo bilancio parla di un pensionato morto dopo aver perduto il controllo della sua auto su una strada ghiacciata a Titchfield (sud dell’Inghilterra). I trasporti sono letteralmente andati in tilt, treni compresi. "Mal comune mezzo guadio" direbbero gli italiani avvezzi alle Fs. Un po’ più contenti gli studenti, visto che migliaia di scuole sono rimaste chiuse. Elevato anche il tasso d’assenteismo sul posto di lavoro. Mentre sui voli si registrano ritardi e cancellazioni a catena in quasi tutti gli aeroporti del Paese.
 
Dopo il clamoroso blocco dei treni nel tunnel della Manica del mese scorso, la società di gestione del traforo sottomarino segnala difficoltà ai collegamenti Eurostar fra Londra, Bruxelles e Parigi. Ma se le ferrovie internazionali piangono quelle nazionali certo non ridono, con il 5 per cento dei treni annullati e un terzo in forte ritardo.
 
E come nella migliore tradizione britannica, la società d’assicurazione Rsa ha stimato in 770 milioni di euro le perdite per l’economia a causa del maltempo.
 
Duemila chilometri più in basso, ai piedi delle Alpi, invece è atteso il ritorno della neve per le prossime ore. E sarebbe un revival dopo le abbondanti nevicate delle settimane scorse, anche in pianura. Ieri è fioccato sulle montagne del Friuli Venezia Giulia. Lo ha reso noto la Protezione civile. Sulle principali strade per l’Austria sono obbligatorie catene o pneumatici da neve. Ma i guai arriveranno in serata e nella notte. Tra giovedì e venerdì è previsto un peggioramento con piogge intense in pianura e forti nevicate oltre i 600 metri.
 
WP

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