Alpinismo

Partiti per liberare la via del Compressore

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EL CHALTEN, Patagonia — David Lama e Daniel Steuerer vogliono liberare la via del Compressore al Cerro Torre: la contestata linea aperta da Cesare Maestri nel 1970 come risposta alle critiche di chi sosteneva che lui non avesse davvero salito la montagna. I due celebri climber austriaci sono partiti nei giorni scorsi per la Patagonia per tentare ciò che non è mai riuscito a nessuno.

La via del Compressore è una delle vie più leggendarie e discusse della Patagonia. Fu aperta da Maestri con Ezio Alimonta e Carlo Claus sul pilastro sud-est usando un grosso martello compressore, dove piantò qualche manciata di chiodi in un punto completamente privo di appigli nei pressi della vetta. In discesa spezzò i chiodi e lasciò lassù il compressore, inchiodato alla parete. Fu una provocazione di Maestri contro coloro che insinuavano che nel 1959 non fosse davvero arrivato sulla vetta: voleva dimostrare di saper salire quella montagna anche da un altro versante, e voleva lasciare tracce incontestabili del suo passaggio.

Altri alpinisti hanno tentato di salire quella via in libera, ma nessuno finora ci è riuscito. L’ultimo tentativo risale a due anni fa, quando gli americani Zack Smith e Josh Wharton erano riusciti a liberare tutta la via fino a circa 150 metri dalla cima. Sotto la difficile parete sommitale, però, hanno deviato dalla via di Maestri lungo una variante. I due avevano anche scatenato una violenta polemica in Patagonia a causa della loro intenzione di togliere tutti i chiodi di Maestri se fossero riusciti nella libera.

Oggi ci riprovano due austriaci. Lama, 19 anni, è noto come campione di arrampicata sportiva e boulder. In questi sport "da palestra" ha raggiunto livelli mondiali, ma negli ultimi anni si avvicinato moltissimo alle vie alpine, facendo diverse spedizioni extraeuropee in Asia e in America. Con la sfida al Torre, Lama tenta l’entrata nel mondo dell’alpinismo dalla porta principale. Con lui ci sarà Steurer, 20 anni, che ha dovuto abbandonare le gare per un problema al gomito ma che vuole continuare nelle scalate in ambiente.

"Quello che mi aspetta laggiù mi preoccupa molto – ha detto Lama a Planetmountain -. Molti alpinisti considerano il Cerro Torre la montagna più bella e difficile del mondo. Tenteremo di salire da quella via, lungo lo spigolo Sudest, perchè ci sembra la linea più logica per una libera, anche se i tiri chiave ci aspettano proprio verso la cima, sulla Headwall. Il progetto ci è stato suggerito da Hansjorg Auer".

I due giovani climber sperano di chiudere la salita in libera nel giro di due giorni, se ne avranno di consecutivi con bel tempo. Le principali difficoltà saranno le scariche di ghiaccio nella prima parte e l’instabilità meteo nella seconda. Con loro ci saranno  un fotografo e un cineoperatore a documentare il tentativo.

Sara Sottocornola

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