Alpinismo

Luca Schiera di nuovo in viaggio: dopo il Pakistan c’è la Cina

Luca Schiera è partito sabato per la Cina insieme all’italo-francese Corrado Koerra e il tedesco Roland Hemetzberger. I tre si dirigeranno verso l’area di Balagezong, dove si trovano alcune pareti di calcare fino a quota 5.000 metri ancora inseplorate. In seguito andranno a nord, verso la Mongolia, sempre in esplorazione.

 

Da ragnilecco.com

@Facebook Luca Schiera

Il nostro instancabile globe trotter Luca Schiera è di nuovo in viaggio. Da poco rientrato dalla spedizione in Pakistan con Simone Pedeferri e Federica Mingolla, questa mattina Luchino è salito sull’aereo che lo porterà verso la sua nuova avventura: destinazione Cina!

Questa volta i suoi compagni di viaggio saranno l’italo-francese Corrado Korra Pesce e il tedesco Roland Hemetzberger, come lui  componenti del “K Team”. A queste tre giovani ma già affermate promesse dell’alpinismo internazionale la Morganti Kapriol ha deciso, infatti, di affidare il compito di brand ambassador, costituendo un team di grande valore con l’obiettivo di celebrare attraverso questa spedizione il 90° anniversario di fondazione dell’azienda, leader a livello internazionale nel settore degli utensili per edilizia, dell’abbigliamento da lavoro e dei sistemi di sicurezza in quota.

“L’obiettivo della spedizione è una zona dove nessuno di noi ha mai scalato, ma che ci affascina molto – spiega Luca – Le montagne hanno caratteristiche morfologiche che ben si prestano alle nostre differenti attitudini”.

Il trio raggiungerà da prima l’area di Balagezong, dove si trovano alcune pareti di calcare fino a quota 5.000 metri, mai salite e quasi sconosciute e, quindi, dopo circa dieci giorni, verso il confine con la Mongolia, 4.000 km più a nord, in una zona chiamata Keketuohai, dove gli alpinisti tenteranno di aprire una loro via sul granito di queste montagne.

“È un’impresa – sottolinea Franco Morganti, amministratore delegato della Morganti SpAche si inserisce nel solco della tradizione alpinistica dei Ragni, che ha avuto quale culla le nostre montagne e che ha contribuito a promuovere Lecco e il suo territorio in tutto il mondo; dall’altro interpreta la vocazione internazionale della nostra azienda”.

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