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Scala il Bianco per i malati di meningite

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BARROW, Inghilterra — Ha scalato il monte Bianco per i malati di meningite, per richiamare l’attenzione dei media su questa malattia e sull’importanza dei progressi della ricerca per combatterla. Si chiama Matt Atkinson, ed è un inglese di 31 anni con alle spalle l’esperienza di un padre sopravvissuto a una Meningite pneumococcica.

Nel marzo 2008 il signor Grahame Atkinson, 67 anni di Barrow, Inghilterra, fu ricoverato per una meningite pneumococcica, una delle tipologie più comuni soprattutto negli adulti. Grahame Atkinson fu fortunato, perchè guarì dalla malattia che avrebbe potuto ucciderlo.

Lo scorso luglio, il figlio Matt ha deciso di scalare il monte Bianco come gesto simbolico a favore della “Meningitis Trust”, la più importante associazione inglese che aiuta i malati di meningite, e che ha sostenuto la sua famiglia durante la degenza del padre.

Ha trascorso 4 giorni in quota per acclimatarsi, poi ha affrontato la salita dal versante francese, impiegando 9 ore per raggiungere la vetta della montagna.

"E’ stato assolutamente fantastico – ha raccontato Atkinson Junior -, e anche molto freddo. La scalata è stata un po’ più dura di come mi aspettassi, per via della quota, ma in cima è stato davvero incredibile, eravamo sopra le nuvole. Mio padre è rimasto molto impressionato, e anche un po’ geloso di me forse".

Con la scalata alla vetta più alta delle Alpi, Atkinson ha voluto anche richiamare l’attenzione dei media sull’importanza del progresso della scienza nella cura della meningite. A favore di queste ricerche sarebbe già riuscito a raccogliere 2,372.82 sterline, una cifra che il 31enne definisce straordinaria, visti i tempi che corrono.

"La scalata – ha detto infatti – aveva lo scopo di sollevare la coscienza delle persone riguardo alla meningite. Per me è stato un vero shock vedere quanto velocemente e crudelmente la malattia progredisse nel tempo. Non è un’infezione rara ed è vitale che le persone siano in grado di riconoscerla in fretta. I tempi possono essere fatali, se non mortali. Mio padre è stato molto fortunato a uscirne fuori sano e salvo, e praticamente senza alcuna conseguenza".

E dopo la sfida al Bianco, Atkinson ha già nel mirino un nuovo obiettivo: il Cervino, che vorrebbe salire dal versante svizzero.

Valentina d’Angella


Info courtesy of North-west Evening Mail

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