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“Pisciare a 3000mt costa 1€”, lo sfogo del rifugio Casati

Stefano Alberti gestisce assieme al papà Renato il Rifugio Casati e Guasti, a 3269 metri nel cuore del gruppo Ortles-Cevedale. Qualche giorno fa ha affidato a Facebook uno sfogo, che vi riportiamo di seguito, a seguito della lamentela di un ragazzo circa il pagamento dell’utilizzo del servizi igienici. Parole che raccontano meglio di tante altre la fatica ed il sacrificio che si nasconde nel gestire un rifugio, soprattutto se difficilmente accessibile, e dei quali non sempre i clienti se ne accorgono.

Vi lasciamo in fondo alle parole di Stefano Alberti anche un video postato qualche settimana fa da Marco Confortola, che, intento a portare a spalla i rifornimenti, fa un appello a tutti i frequentatori della montagna: aiutate i rifugisti, perché sono i custodi della montagna. 

“Pisciare a 3000mt costa 1€”. Questa è la frase che un giovane ragazzo ha sussurrato all’orecchio di suo padre questa mattina mentre lavavo il pavimento del rifugio. Arrivata al mio orecchio non ho fatto altro che stringere ancora più forte il manico dello spazzolone e cercare di tenere chiusa la bocca anche se il desiderio era ben altro.

Carissimo ragazzo, quell’euro che tu e molti altri turisti criticate con tanto stupore è frutto di qualcosa che Voi manco minimamente vi immaginate perché fortunatamente siete abituati ad avere qualsiasi cosa a portata di mano godendo di tutte le comodità che la civiltà moderna è in grado di darvi stando comodamente seduti sul divano di casa vostra in città, senza fare il minimo sforzo. La cosa peggiore, date aria alla bocca senza la minima cognizione di dove vi troviate!

Qui non siamo in città, non c’è l’acquedotto e manco gli operai del comune. Quel fottuto euro per permettervi di tirare l’acqua del cesso è frutto di eterne giornate di lavoro passate di fuori in mezzo al ghiacciaio, magari con il maltempo, con le mani e i piedi mezze congelate su e giù per i pendii, molte volte esposti a slavine, a piedi o con gli sci, trascinando tubi spesso e volentieri rotti, portando in spalla zaini carichi di chiavi, raccordi, corde, giratubi e altri strani arnesi (ne dimentichi uno e ti tocca tornare a prenderlo contando solo sulle tue gambe).

Sono 35 anni che portiamo avanti questo lavoro e Vi garantisco che grazie a quell’Euro nessuno di noi gira in Porsche o Ferrari. Al contrario mio padre ha due protesi ad entrambe le ginocchia, un’ernia alla schiena e una spalla operata. Per farla breve ieri l’elicottero del 118 è dovuto intervenire perché sempre mio padre per permettervi di tirare lo sciacquone è scivolato sul ghiacciaio battendo violentemente…risultato…spalla lussata, 5 punti all’arcata sopracciliare e le sue parole sono state “ora non posso più aiutarti”.

Sta mattina alle 9.00 bello fasciato e incerottato era di nuovo nel suo posto di lavoro perché la persona cade e si rialza (fortunatamente) ma i problemi restano.

Quindi per tutto ciò che ho detto e consciamente tralasciato per non diventare volgare e pesante…è meglio tacere e dare l’impressione di essere scemo, piuttosto che aprire bocca e togliere ogni dubbio…
A dimenticavo…”Pisciare in Stazione Centrale a Milano costa 1€”.

 

 

Foto in alto @ Rifugio Casati e Guasti Facebook Page 

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