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Spagna, al via soccorsi a pagamento

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BARCELLONA — Per un anno ha "scherzato", mandando ad ogni persona soccorsa un conto fittizio che mostrava il costo dell’operazione messa in atto per salvarlo. Ma da oggi, il governo catalano fa sul serio: chi si troverà nei guai in montagna per sua stessa negligenza, dovrà pagare di tasca propria il soccorso, sborsando migliaia di euro.

La nuova regola, di cui danno notizia diversi quotidiani tra cui il londinese The Guardian, è stata introdotta nei giorni scorsi dal governo della regione catalana, che a quanto pare è stata la prima a introdurre una norma che presto si diffonderà in tutta la Spagna.

"Abbiamo inviato i conti fittizi per mesi – hanno detto i dirigenti regionali – perchè la gente si renda conto di quanto costano i soccorsi in montagna. Da oggi, però, i conti saranno veri. Escursionisti o sciatori che risulteranno negligenti pagheranno davvero per la mobilitazione dei soccorsi. Non lo facciamo per soldi, vogliamo che stiano più attenti e che diminuisca il numero di incidenti".

E i conti saranno salati. Oltre 2000 euro per ogni ora di elicottero, 30 euro per ogni soccorritore coinvolto e 39 euro all’ora per l’intervento di veicoli via terra. Forse, di fronte a queste cifre, ci penseranno due volte gli sciatori prima di infilarsi in fuoripista vietati, gli escursionisti prima di avventurarsi in quota con materiali inadeguati o gli sprovveduti prima di chiamare l’elicottero per situazioni che in realtà di emergenza non sono.
 

Sara Sottocornola

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