Nei boschi di Trento è caccia all’orso che ha aggredito un uomo sabato sera
Sono 30 i forestali che stanno dando la caccia all’orso colpevole di un attacco ad un uomo sabato sera, nei boschi vicino a Trento.
La vicenda è accaduta sabato sera, attorno alle 19.00. Angelo Metlicovez, idraulico settantenne di Cadine, stava camminando assieme al suo cane in Valle dei Laghi, lungo il sentiero 627, all’altezza del maneggio Liberio in località Predera, che collega il secondo lago di Lamar con la zona di Terlago. Morso ad un braccio, l’uomo si è salvato gettandosi in un canalone. Soccorso è stato trasportato con un elicottero all’ospedale Santa Chiara di Trento. Le sue condizioni non sono gravi.
Il sospetto è che l’animale protagonista sia Kj2, un’orsa di 15 anni e 133 chili di peso, che già nel giugno del 2015 è ricercata dai forestali per un’altra aggressione. Per avere certezza, si dovrà però attendere l’analisi del DNA sui peli ritrovati in loco.
L’allarme comunque è alto ed il livello di pericolosità dell’orsa è definita “massima”; sul luogo dell’aggressione, nei quattro punti di accesso principali alla zona dei laghi di Lamar, sono stati posizionati squadre con il compito di informare le persone che dovessero transitarvi.
Una volta trovata l’orsa sarà trasportata in un recinto alle porte della città, per poi essere rimessa in libertà con un collare. La ricattura avverrà solo una volta che si avrà la certezza di colpevolezza. La cattura potrà avvenire, secondo le procedure definite dal ministero per l’Ambiente in accordo con le Regioni, attraverso l’uso di trappole tubo (in cui l’orso si infila attirato dal cibo per poi rimanere chiuso all’interno), l’uso di lacci Aldrich (che sono in grado di trattenere l’orso al suo passaggio senza provocargli ferite) e infine l’utilizzo di proiettili anestetici, prevista solo nei casi più gravi e solo se l’orso non può mettere se stesso in pericolo o essere pericoloso per altre persone.
Le reazioni politiche non sono mancate. Le più forti dalla Lega Nord: “Per fortuna – ha commentato Maurizio Fugatti, consigliere provinciale trentino, – non è andata peggio. Purtroppo questo episodio non può essere considerato un caso perché la convivenza tra uomo e orso non è possibile: o le persone non vanno in montagna oppure prima o dopo ferisce le persone nella migliore delle ipotesi. I plantigradi pericolosi devono essere spostati oppure abbattuti”. “È ora che la Provincia liberi i nostri boschi e i nostri pascoli da questo pericolo, che noi non abbiamo voluto e che ci è stato imposto con il beneplacito degli amministratori provinciali. Vogliamo tornare ad essere padroni in casa nostra” ha concluso Fugatti.
Dall’altra parte il WWF, che “esprime tutta la sua vicinanza all’uomo ferito in Trentino ed è in attesa di apprendere maggiori dettagli sulle dinamiche dell’accaduto. È, infatti, necessario capire meglio cosa è successo: se l’aggressione, per fortuna con conseguenze non gravi, sia stata innescata da un comportamento inavvertitamente inopportuno da parte dell’uomo o del suo cane. Nel caso si dovesse trattare, invece, di un orso effettivamente problematico, i cui comportamenti esulano ripetutamente da quelli considerati normali per la specie, potrebbe essere opportuno applicare i protocolli previsti dal piano d’azione per la conservazione dell’orso bruno sulle Alpi (Pacobace). La convivenza è sempre possibile, con gli opportuni accorgimenti”.
Foto in alto @ ANSA – Manuela Paissan
Allora: la Provincia di Trento ha voluto il progetto Life Ursus. Era però evidente ed inevitabile che si sarebbero venute a creare situazioni potenzialmente pericolose: tutto bene del resto l’orso bruno ha sempre popolato le Alpi. Ora però guarda un pò: si dà la caccia ad un orso che ha semplicemente fatto l’orso con l’obiettivo di prenderlo e mettergli un collare al collo e liberarlo 20-30 km più lontano come se poi lui dovesse seguire un comportamento programmato e non muoversi da lì. Se si accetta di avere grandi predatori sul territorio a me sta benissimo, inutile però poi stupirsi…
Un po’ come Jurassic Park … è tutto previsto ….