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Una nuova polemica investe la cartellonistica in Alto Adige

Dopo quella della toponomastica, una nuova polemica travolge la cartellonistica di montagna altoatesina. L’oggetto del contendere questa volta non soni infatti i nomi in italiano delle località, ma bensì il materiale con cui sono realizzati i cartelli.

Fino ad oggi i cartelli di tutto l’Alto Adige sono sempre stati in legno, fino a quando il Comune di Selva dei Molini, 1.400 abitanti tra le Alpi della Zillertal, ha deciso di conformarsi ad Austria, Germania e Svizzera adottando quelli gialli in alluminio, perché consentono di scrivere più informazioni, sono più resistenti e visibili più facilmente da lontano ed in caso di nebbia. I detrattori del metallo invece sostengono che i vecchi cartelli in larice sono più ecologici e belli.

Questa nuova diatriba da giorni occupa le pagine della stampa locale altoatesina. Tra i favorevoli il presidente dell’Alpenverein, il club alpino di lingua tedesca, Georg Simeon, e Reinhold Messner che appoggia la decisione del sindaco di Selva dei Molini, “che è un uomo coraggioso. Sfida l’Alpenverein che invece crede di dover salvare il mondo». «Tra l’altro – aggiunge il Re degli ottomila – i cartelli in legno spesso vengono identificati con la penosa polemica sui toponimi italiani, anche per questo motivo sarebbe giusto voltare pagina” ha detto all’Adige.

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