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Piemonte: rimborso per i disagi da neve?

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TORINO — Basta con le strade bloccate, i black out, i treni soppressi e i telefoni muti. La neve non può bloccare per ore, o addirittura per giorni, la fornitura di servizi ormai necessari per la vita e il lavoro di tutti i giorni. Sono sul piede di guerra gli abitanti delle valli piemontesi, che lo scorso anno sono rimasti isolati per giorni a causa delle nevicate: hanno avviato un’azione legale collettiva per essere rimborsati del disagio.

Gli interventi dovevano essere più rapidi ed efficienti. Questa la convinzione degli amministratori degli enti pubblici montani delle valli piemontesi, che secondo quanto riferito da "La Stampa", stanno muovendo una "class action", ossia un’azione legale collettiva, contro le compagnie telefoniche ed elettriche, nonchè le società che gestiscono la viabilità stradale e il traffico ferroviario.

Per la precisione si tratterebbe, secondo la notizia riportata dalla Cipra, dell’Uncem e di 21 Comunità Montane del Piemonte, che vogliono rimborsi da Enel, Telecom, Tim, Vodafone, Wind, Anas e Ferrovie dello Stato. Si dovrà però accertare che da parte delle aziende fornitrici di servizi vi sia stato un presidio inferiore al normale. 

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