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CNSAS Piemonte: nel 2016 crescono gli interventi, ma nessuno è “a pagamento”

Cresce il numero delle persone soccorse in montagna, ma sono zero le richieste di intervento “ingiustificato”, quindi a pagamento, sovvertendo un trend di incremento del 10% registrato negli anni.

E’ il bilancio dell’attività 2016 del Soccorso Alpino e speleologico piemontese (Sasp), illustrato oggi nella sede della Regione Piemonte dal presidente Luca Giaj Arcota e dal responsabile della centrale operativa Ruggero Bissetta alla presenza dell’assessore regionale alla Protezione Civile, Alberto Valmaggia. Il primo dopo l’approvazione della legge regionale sulla compartecipazione ai costi per gli interventi di soccorso su terreno impervio. 

Nel 2016 sono state soccorse 1.417 persone, a fronte delle 1.374 dell’anno precedente; le missioni di soccorso sono state 1.03, contro le 1.120 del 2015. Non è mai stata applicata la compartecipazione alle spese previste dalla legge entrata in vigore all’inizio del 2016. La normativa si applica nel caso di richieste di soccorso immotivato, inappropriato o generato da comportamento imprudente. “Un provvedimento – ha spiegato Valmaggia – che si è rivelato un utile deterrente”.

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