Alpinismo

Miss Oh, parte la caccia all'Annapurna

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KATHMANDU, Nepal — Parte domani la tanto attesa spedizione coreana all’Annapurna. Protagonista, l’ormai nota Oh Eun Sun, detta "Miss Oh", che con questo successo potrebbe diventare la prima donna al mondo ad aver scalato i 14 ottomila della Terra. Sulla montagna, comunque, è già al lavoro un team capeggiato da Jae Soo Kim, il compagno di cordata di Miss Go: il gruppo sta lavorando da giorni per attrezzare la via in vista dell’arrivo di Miss Oh.

Miss Oh, 43 anni, soprannominata "scoiattolo" o "iron-woman", è ad un passo dal segnare la storia dell’alpinismo. Certo l’Annapurna, con le sue pareti cariche di neve e le sue insidie, non è un ottomila dei più semplici, ma la cosa non sembra spaventare l’alpinista coreana, che si dichiara totalmente "innamorata" degli ottomila.

"Dico grazie e ti amo all’Himalaya – ha dichiarato l’alpinista al quotidiano coreano Dong-A, che seguirà la salita con un reporter -. Ringrazio queste montagne per avermi accolto a braccia aperte. Sono innamorata di loro, non vedo l’ora di essere là, mi mancano molto. Sicuramente l’Annapurna non sarà la fine di questa storia d’amore, piuttosto la vedo come una proposta ufficiale di matrimonio".

Miss Oh arriverà al campo base il 21 settembre, con la sua schiera di staff e portatori, poi inizierà l’attacco alla vetta, pianificato in modo militare: entro il 10 ottobre andranno installati i 3 campi alti e dal 10 al 25 ottobre tenterà la cima. Due sherpa nepalesi i suoi "fedeli" partner di cordata, che hanno salito con lei 4 ottomila negli ultimi 12 mesi: Pemba Tshering Sherpa e Dawa Wangchuk Sherpa, che vanta il record di 4 salite al Kangchenjunga. Secondo quanto riferito da Explorersweb, della squadra farà parte anche Pasang, uno degli sherpa sopravvissuti alla tragedia dell’agosto 2008 sul K2.

Anche per Miss oh, comunque, il ritorno agli ottomila è segnato da una recente tragedia. "C’è voluto molto per riprendermi dallo shock per la morte di Go Mi Sun sul Nanga Parbat – ha detto l’alpinista coreana ad Explorersweb -. E’ stato il momento peggiore di tutte le mie scalate. Ho dovuto lottare per riprendere il controllo di me stessa. Ora riparto per la Nord dell’Annapurna. Ma sarà la montagna a decidere, alla fine, se concedermi la cima".

Una cima che porta con sè un significato enorme, che anche Miss Oh fatica a comprendere. "Forse capirò che cosa significa tutto questo solo quando avrò fatto la cima – ha detto la coreana -. Comunque, se finirò, vorrei condividere la mia esperienza con i giovani, scrivendo un libro o insegnando. Poi vorrei aiutare il mio sherpa Dawa nel suo tentativo di scalare tutti i 14 ottomila".

C’è però chi già avanza l’ipotesi che la coreana, prima di "cantar vittoria" e dedicarsi ad altro, dovrebbe riscalare le cime che le sono state contestate negli anni scorsi, come molti suoi predecessori hanno dovuto fare prima di essere inseriti ufficialmente nella classifica dei salitori dei 14 ottomila. Quali siano di preciso queste cime, però, non è chiaro: fatta eccezione per le ultime salite, che Miss Oh ha compiuto "sotto i riflettori", non si trovano conferme precise per alcuni dei primi ottomila scalati dalla coreana.

All’Annapurna anche Jae Soo Kim, il compagno di cordata di Miss Go, l’altra coreana che puntava ai 14 ottomila ma che è tragicamente scomparsa due mesi fa sul Nanga Parbat. Jae Soo Kim, secondo quanto riferito da Explorersweb, vuole portare la foto di Miss Go sulle due cime che le mancavano a completare il cerchio dei 14 ottomila: una è proprio l’Annapurna.

Sara Sottocornola

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