Alpinismo

Everest 2017: i numeri

Con il rilascio dei dati da parte del Dipartimento del Turismo nepalese possiamo tirare le somme sulla stagione alpinistica appena conclusa. 

Quest’anno sono stati in 455 le persone che hanno raggiunto la vetta, di questi 190 sono stranieri, 32 nepalesi paganti e 233 sherpa; l’anno scorso furono 452, di cui 197 stranieri, ad arrivare in cima.

Almeno 164 gli alpinisti stranieri che invece hanno dovuto rinunciare. Il tasso di successo è circa del 50%, molto più basso rispetto a quello degli anni passati che si attestava attorno al 70%; la causa probabilmente è stata la breve finestra di bel tempo e “l’epidemia” di influenza che ha colpito il campo base. 

Dal 23 maggio 1953, quando Edmund Hillary e Tenzing Norgay Sherpa raggiunsero per la prima volta il tetto del mondo, sono 5.328 le persone che hanno messo piede in vetta all’Everest.

6 gli alpinisti che hanno perso la vita sull’Everest: Ueli Steck, Min Bahadur Sherchan, Roland Yearwood, Vladimir Strba, Ravi Kumar e Francesco Enrico Marchetti, sul versante tibetano. Nessun incidente mortale è avvenuto sulle altre montagne. Zero è anche il numero di vittime sherpa. 

I permessi rilasciati quest’anno erano 375, suddivisi in 42 le spedizioni, ad un costo di 11.000 dollari. Se consideriamo tutte le montagne himalayane in Nepal, le spedizioni sono state 109, per un totale di 840 permessi rilasciati, di questi 113 per il Lhotse, 77 per il Dhaulagiri, 45 per il Makalu, 14 per l’Annapurna. 2 sono gli 8000 la cui cima non è stata toccata: Il Manaslu ed il Kanchenjunga.

5 gli alpinisti che con le salite di questa stagione sono riusciti a finire la corda ai 14 8000: Nives Meroi e Romano Benet, Ferran Latorre (con ossigeno supplementare), Peter Hamor (con ossigeno supplementare) e Azim Geychisaz.

I numeri si riferiscono alle sole montagne nepalesi, i dati tibetani non sono ancora stati forniti.

 

Foto in alto @ Meg Walmsley

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3 Commenti

  1. Se ancora fosse vivo il Guido della Grigna, sicuramente si sarebbe trasferito a Katmandu.
    Tutte le mattine sarebbe salito al Colle Sud ( cosi si beccava anche quelli del Lhotse), in pantaloni corti e con la sua gerla piena di birre, coke e aranciate. 1 lattina 100 dollari, cash.

    1. Concordo pienamente,la sua figura lassu’ sulla Grigna manca ancora nonostante il tempo passi.Speriamo che un giorno lo possano clonare.

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