Alpinismo

Nanga, Miss Go e Miss Oh verso la cima

immagine

ISLAMABAD, Pakistan — E’ partita alla conquista del suo 11esimo ottomila la coreana Go Mi Sun, conosciuta come "Miss Go". E’ partita dietro alla colonna di sherpa nepalesi che davanti a lei stanno attrezzando la via, ben fornita di bombole d’ossigeno, per arrivare in vetta al Nanga Parbat, 8.125 metri. Anche Miss Oh, ossia Oh-Eun-Sun, l’altra alpinista coreana in corsa per i 14 ottomila, tenterà la stessa vetta nei prossimi giorni. E pare che tra le due non corra buon sangue.

Miss Go, scampata lo scorso anno al tragico crollo del seracco sul K2, fino a pochi anni fa si dedicava solo a gare di arrampicata. Poi ha incontrato gli ottomila ed ora è in corsa per diventare la prima donna a scalarli tutti, anche se il suo stile è molto discusso nell’ambito alpinistico, perchè fa uso regolare di ossigeno, portatori d’alta quota ed elicotteri per passare velocemente da un campo base all’altro.

La notizia del suo tentativo di vetta è stata riferita dall’alpinista italiano Giuseppe Pompili, che si trova al Nanga Parbat con Adriano Dal Cin. "I coreani vanno su domani al campo 1 con la Go – racconta Pompili sul suo blog -. I loro sherpa andranno direttamente al campo 2. Il giorno successivo attrezzeranno la via fino al campo 3 e fino al campo 4 l’8 luglio. Il 9 batteranno un po’ la traccia verso la vetta e il 10 vorrebbero arrivare in punta. Quasi tutto il gruppo di Gerfried Götschl vorrebbe seguire i coreani in cima il 10, ma nessuno di loro ha ancora dormito al c3".

Secondo quanto riferito da Pompili, al campo base si trova anche Miss Oh, ossia Oh-Eun-Sun, l’altra alpinista coreana in corsa per i 14 ottomila. Pare che le due spedizioni coreane cerchino di lavorare insieme, ma che tra le due alpiniste non corra buon sangue. Difatti, pare che anche Miss Oh voglia tentare la cima questa settimana, ma non salirà insieme alla connazionale.

"Miss Oh mi ha detto di aver utilizzato l’ossigeno solo per il K2 e per l’Everest – racconta Pompili -, e che se ne pente. Ha molto insistito nel sostenere che non lo fa per professione, certo è che io mi domando come si possono avere tutti quegli sponsor, 4 sherpa, elicotteri a disposizione e.. tempo! Lei si è rallegrata molto qundo ha saputo che la Edurne Pasaban ha dovuto usare l’ossigeno per scendere dal Kanchenjunga e si è messa a ridere quando le ho riferito che la Go mi ha raccontato di salire senza. Credo di aver capito che la competizione tra le due coreane sia molto forte e che si sopportino a mala pena. Purtroppo, verosimilmente nessuno di noi sarà presente quando saliranno, perché hanno intenzione di farlo nella settimana entrante e noi non abbiamo ancora l’acclimatazione sufficiente. Bombole ne ho visto passare molte".

Pompili, bolognese, 42 anni, è ingegnere nucleare con la passione per la montagna e le spedizioni in Himalaya. Lui e Dal Cin, sul Nanga Parbat, condividino il permesso con la spedizione austriaca di Götschl, ma sono ancora in fase di acclimatamento. In questi giorni saliranno fino a campo 3, per passare una notte in quota, e tenteranno la cima alla metà del mese.

Götschl, invece, è partito dal campo base con Günther Unterberger, Hans Goger e il canadese Louis Rousseau: tenteranno di arrivare in cima lungo una via nuova.
 

Sara Sottocornola

Info courtesy of http://www.paesieimmagini.it/blog/NangaBlog2009.htm

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button
Close