Alpinismo

5- per l’Everest di Txikon

Foto @ Alex Txikon

La stagione invernale è stata oltremodo deludente.

La signora del rigore alpinistico Elisabeth Revol, dopo qualche settimana passata sul Manaslu, a causa di maltempo e di nevicate copiose, oltre che del fine vacanze, ha mollato la montagna ed è felicemente rientrata in Francia.

Per Alex Txikon avevamo sperato, avevamo fatto anche il tifo: il consuntivo è peggio del 7 a 1 rifilato dall’Inter all’Atalanta, squadra di giovani speranze e qualche certezza, lanciata verso la gloria della classifica e precipitata in soli 90 minuti nel profondo inferno del catastrofico (e speriamo del tutto irripetibile) risultato negativo. Forza Atalanta.

Txikon, l’unico rimasto in gara, oltre i tempi supplementari, ma dentro quelli regolamentari, è arrivato ieri sera a Kathmandu dopo esser rimasto in attesa al campo base che un elicottero lo venisse  a recuperare (nemmeno la benestante sua corregionale  Edurne Pasaban, che di famiglia sta bene, si è mai permessa un tal  sfoggio elicotteristico). Alex ci ha parlato nelle passate giornate al Campo Base con post e video sul suo blog e su Facebook di vento e maltempo, di malinconia e della gioia che tutti i suoi vari compagni siano rientrati alle loro case sani e salvi; dimenticandosi che il suo giovane Ufficiale di Collegamento, Padam Jung Rai, è morto mentre si dirigeva verso il campo base.

Ma a consuntivo Txikon, questa volta (l’altra, era al Nanga e gli era andata molto meglio), al di là di un gran casino per raggiungere Colle Sud in una stagione meteorologicamente favorevole (almeno fino a quel momento), scarsissima di neve e relativamente abbondante di sole, oltre che di freddo, ma questo d’inverno in Himalaya pare scontato, se ci si ragiona per bene non ha proprio combinato un gran che.

A Colle Sud in inverno negli anni sono arrivati parecchi e alcuni anche senza ossigeno e sherpa. Considerando il dispiego di mezzi ed il risultato, questa alla fine è da considerarsi una mediocre esibizione da parte del basco, che attorno a Natale disquisiva sul valore, solo storico, della salita invernale in vetta senza ossigeno da parte Ang Rita nel 1978, il 21 dicembre, che quindi era partito dal base in autunno. Squalificato quindi Ang Rita dalla modernità dei record invocata di Txikon, che a sua detta rimaneva il contendente del guinness di prima invernale. L’esercizio pare non aver portato bene.  Txikon ha anche ricevuto la visita di Messner al campo base, che gli ha dato carica e grande slancio, ma non sufficiente nemmeno per tornare al fatidico Colle.

Nel frattempo s’era preso una vacanza a Katmandu per aggiustare qualche casino, mai reso noto, tra lui e la sua agenzia, che in corsa gli ha sostituito sherpa stanchi con altri freschi (ma non acclimatati) e gli ha allungato il permesso di salita dell’Everest. Alla fine il rientro a casa. 

La fine di questa avventura, un po’ funambolica, forse ci verrà proposta con il passar del tempo, delle interviste e dei premi, che sempre arrivano, come una gran rinuncia per salvaguardare la solitudine dello Yeti e ne saremo contenti.

Ma ora se dobbiamo dare un volto come per il Calcio, già evocato, in questa partita Txikon porta a casa un 5-.

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15 Commenti

    1. Forse. A Colle Sud ci arrivai in inverno , senza sherpa e senza ossigeno, ( purtroppo per il tempo trascorso) 37 anni fa. Txicon è stato ad ogni modo bravo a provarci.

    1. Aria Fritta cosa? La spedizione di Txikon e il suo termine? L’Everest invernale? Il LO dimenticato? La valutazione sul risultato di questa spedizione? Sui risultati calcistici e di molti altri sport , vengono spese pagine e pagine su internet e carta stampata e sono pure lette.

      1. non se ne può più di ste menate; adesso aspettiamo Moro e compagna sul Kange e giù altre bordate di parole parole parole

      2. la domanda che ci facciamo è perchè questo tentativo ha avuto decine di pagine e risalto e la salita di Houseman e Griffith enormemente superiore, nulla. Eppure lei se ne intende e ben conosce la differenza. E anche salite italiane degli ultimi anni non hanno avuto stesso seguito eppure non c’è paragone fra quelle e questa cosa ridicola.

        1. La risposta è che a volte chi fa gran casino mediatico ( per piacere, ambizione,vanità o per soldi, tutto legittimo per carità) viene più ascoltato. Ma c’è anche chi vale e fa bellissime “cose”, spesso poco note e apprezzate che a noi piacerebbe maggiormente conoscere e pubblicare, insieme a commenti, anche tecnici e dettagliati.

  1. Quando apro il sito della Montagna, voglio vedere notizie di montagna.
    Non voglio vedere altro.
    Non dico altro.

  2. Io, per quel che vale, credo che Agostino abbia fatto bene a ricordare che lui 37 anni fa, un altra era, è salito al colle sud in inverno. Giusto per dare il peso corretto a tutto quello che si è letto e visto sul basco.

  3. Due volte all’anno, per lunghi periodi, vado in zona Everest.
    Ogni volta faccio dei nuovi record. Sono record personali ovviamente:) fotografie, avvistamenti di fauna etc.
    Se fosse la mia professione, dovrei cercare uno sponsor, pubblicizzare le mie “imprese” e magari vantarmene un pochettino (naturalmente, nel mio caso, con risultato nullo).
    Quello che non vorrei e’ che un rinomato alpinista cominciasse e continuasse a fare ironia sui miei progetti, tempi e risultati. Non parliamo poi di darmi un voto.
    Ha ragione Da Polenza quando dice che questo succede nel mondo del calcio, ma e’ una delle ragioni per le quali vado in montagna e non allo stadio.
    Mi piacerebbe che Montagna.tv si limitasse a dare informazioni, non giudizi. Le valutazioni, ovviamente, preferisco farle da solo.
    Personalmente ho seguito con curiosita’ ed interesse il tentativo di Txikon.

    1. Condivido, ma forse , dopo averne parlato molto, positivamente, qualcuno afferma troppo, anche se talvolta con ironia ( la gita a Kathmandu con le foto postate dal bagno dell’hotel forse la provocavano), bisognava a consuntivo riportare le cose ad un valore meno entusiastico e mediatico e più storico e oggettivo.

    2. Signor Maurizio, lei va in montagna come vado io , senza sponsor e senza agenzia di comunicazione alle spalle. Non ci sono nemmeno tanti calciatori gestiti come questo basco. Il minimo è sottolineare che ha fatto una buffonata compreso la panzana dell’assenza di ossigeno mentre gli sherpa a fianco lo avevano.

  4. Invidia? E allora Simone Moro non va avanti e indietro ai campi base con l’elicottero? Mai nessuna critica…

  5. Questo sito inizia a essere colmo di commenti “bufala” e faziosi, le finte dichiarazioni dovrebbero essere cancellate o vietate.

    Moro che si muove solo in elicottero, Txicon buffone.. ma che cosa state diventando?

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