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I potenziali laghi killer del Nepal, bombe a orologeria?

I ghiacciai al mondo sono 198.000, più di un quarto di questi si trova in Himalaya.  Come tutto il resto del pianeta anche questi stanno subendo i drammatici cambiamenti climatici globali e molti ghiaccia himalayani stanno riducendosi. Ora, Owen King, un glaciologo all’Università di Leeds in Regno Unito, e i suoi collaboratori hanno realizzato un nuovo studio su ghiacciai sull’Everest, in Nepal e in Tibet: analizzando i dati satellitari riguardo a 23 ghiacciai racchiusi da terra o roccia e 9 che invece terminano in laghi glaciali hanno osservato come questi sono cambiati negli ultimi 15 anni. Il risultato è stato che i ghiacciai che terminano in laghi glaciali perdono il 32% di ghiaccio in più rispetto quelli senza laghi. Questo sarebbe determinato dal fatto che l’acqua erode la superficie inferiore dei ghiacciai, rendendoli sempre più simili ad iceberg. Intorno a questo motivo però esiste dello scetticismo da parte di altri studiosi che ritengono ancora poco chiara la spiegazione di questo fenomeno.

Questo particolare fenomeno, però, è molto preoccupante. Infatti, questi laghi dovuti alla fusione del ghiaccio sono spesso contenuti da sbarramenti di detriti instabili che possono cedere se sottoposti ad un’eccessiva pressione e inondare disastrosamente le valli sottostanti. Nel 1985 uno sbarramento di detriti a Dig Tsho, un lago glaciale nel Nepal orientale, ha ceduto e milioni di metri cubi d’acqua si sono riversati sul villaggio di Ghat, distruggendo case, ponti e la recente rete elettrica. Lo scorso anno, per evitare il ripetersi di un simile evento, il governo nepalese ha sgonfiato il Imja Tsho, uno dei laghi glaciali che sta crescendo più velocemente in tutto il paese. Peraltro va ricordato che proprio il CNR  con il progetto EvK2CNR ha effettuato alcuni anni or sono il catasto dei laghi glaciali e della qualità delle loro acque nella regione dell’alto Khumbu, fino al campo base dell’Everest.

Intanto che King e il suo team sono tornati sul Monte Everest per approfondire l’argomento, resta il timore che altri laghi possano “esplodere” da un momento all’altro facendo ingenti danni nelle  valli e nei  paesi.

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