Alpinismo

Lhotse, La Terra rinuncia

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KATHMANDU, Nepal — Fine sfortunata per la spedizione al Lhotse del giovane mantovano Simone La Terra. L’alpinista, che voleva tentare di raggiungere oggi la vetta del Lhotse insieme al suo aiutocuoco Nima, ha dovuto scendere di tutta fretta dal campo 4 a causa di alcuni problemi fisici ed un principio di edema polmonare.

"Sono arrivato fino al campo 4 – racconta La Terra sul suo blog -, da solo perchè Nima era tornato indietro un po’ prima per un dolore alla milza. Dopo un po’, una forte emicrania ed un episodio importante di epistassi mi hanno convinto che era meglio anche per me tornare indietro. Mi sono fermato al campo 3 per un breve riposo e poi giù al campo due, dove c’era Nima. Ho trascorso una notte insonne. Questa mattina abbiamo smontato i campi ed eccomi qui in attesa di tornare a casa".

La Terra era arrivato al campo base dell’Everest e del Lhotse poco dopo la metà di marzo, quando ancora il ghiacciaio era deserto e nella zona iniziavano ad arrivare gli sherpa per attrezzare l’Icefall. Da allora, è salito più volte in quota per perfezionare l’acclimatamento ed all’inizio di maggio è anche sceso a Namche, 3500 metri di quota, per qualche giorno in modo da recuperare ossigeno ed energie.

Purtroppo, l’amara sorpresa era dietro l’angolo. Quando si è aperta la finestra di bel tempo ed è stato il momento di tentare la cima, sono subentrati dei problemi fisici che hanno impedito di coronare il sogno della vetta.

"Un po’ di rimpianto forse c’è – scrive ancora La Terra -, ma ritengo che quando non ci sono le condizioni sia fisiche che ambientali ottimali è meglio non insistere. A conferma di ciò, il medico di una spedizione che mi ha visitato ha riscontrato un principio di edema polmonare e si è congratulato con me per la decisione presa".

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