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I modelli 3D degli Ottomila

Cime, pareti, versanti, ghiacciai, creste e quant’altro assumono tutto un altro aspetto grazie alle nuove tecnologie.

Martin Laxenaire, che non è uno scalatore e neppure un uomo di montagna, ha realizzato i modelli 3D dei quattordici ottomila. Il suo interesse per le montagne e le storie di alpinismo è nato ai pedi del Monte Bianco, a Chamonix per la precisione, dove viveva il nonno che gliel’ha trasmesso. E’ solo però dopo aver letto “No Shortcuts to the Top” che l’uomo è rimasto affascinato dalle vicende himalayane, soprattutto inerenti alla death zone.

Quando si è trovato a dover redigere il suo curriculum come web developer gli è parso utile dimostrare di sapere lavorare anche in 3D ed stato in quel momento che ha deciso di unire la propria passione con il proprio lavoro realizzando i modelli degli 8000. Il primo è stato l’Everest: ha scaricato la mappa altimetrica e dopo un po’ di aggiustamenti il tetto del mondo in 3D era pronto. Grazie alla collaborazione con la NASA, Martin ha completato con le texture, attraverso le  ottime immagini satellitari fornitegli. Infine, ha aggiunto anche le principali vie di scalata basandosi sui libri, i racconti e i dati che è riuscito a raccogliere, affinché il suo progetto non fosse solamente un esercizio di stile, ma potesse avere anche un utilizzo educativo e informativo, che potrà magari essere utile anche agli alpinsiti che vorranno approcciare queste vette.

Qui i modelli di Martin Laxenaire

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