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Salvo il bivacco “Emanuela”: Gerri ed Erminio hanno spento le fiamme

BALLABIO, Lecco — Il bivacco “Emanuela” – 16 metri quadrati appena adornato di bandierine tibetane – è lì dal 2007, in ricordo di Emanuela Beri, una bambina morta a causa di un incidente. Stava per essere raso al suolo da un incendio quando due “benefattori” sono intervenuti per salvarlo. Erminio e Gerri, davanti al fumo dietro al Due Mani, non si sono persi d’animo: pur di salvare il piccolo rifugio caro a molti, sono saliti e hanno tagliato la vegetazione intorno. La situazione era sotto controllo. “Abbiamo fatto una cosa normale”, dichiara Erminio a “Ballabio News”. “Si doveva fare e si è fatto. Cosa c’è di straordinario?”.

Il bivacco Emanuela è rimasto intatto, tutto compresa un’immagine della bimba. Intorno, purtroppo, non è rimasto quasi più nulla. La casupola è situata lungo il sentiero 34 che da Ballabio risale il versante ovest del Monte Due Mani, con una bella vista panoramica dui monti circostanti, tra cui le Grigne, e su Lecco, il suo lago e i laghi di Garlate e Annone. Sul retro, la vista si apre sulle cime del Monte Due Mani.

Il bivacco è dedicato Emanuela Beri, una bambina morta a sette anni. All’interno del piccolo rifugio campeggia una sua foto, con una scritta: “Tu piccolo bivacco sperduto fra i boschi e immerso nella purezza della montagna darai sollievo al viandante, che al bisogno ti abiterà. Tu uomo avrai cura e rispetto di esso come pure della natura che si fa incontro a braccia aperte invitandoti a godere delle sue bellezze…”.

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