Alpinismo

Piolet d'Or, vincono i giapponesi e Steck

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CHAMONIX, Francia — I giapponesi Kazuya Hiraide e Kei Taniguchi premiati per lo "spirito di esplorazione", per la via Samurai Direct sull’inviolata parete sud-est del Kamet. I giapponesi Fumitaka Ichimura, Yusuke Sato e Kazuki Amano per "l’impegno" dimostrato nella prima ascensione della parete nord del Kalanka, e infine gli svizzeri Ueli Steck e Simon Anthamatten per la "difficoltà tecnica" della prima salita di Checkmate sulla parete nord del Tengkangpoche. Questi i 3 Piolet d’Or assegnati dalla 17esima edizione del gran premio dell’alpinismo.

In lizza per i Piolet d’Or, l’ambito premio alpinistico che da quest’anno si è fatto in tre, c’erano anche la nuova via aperta dal californiano Dave Turner sulla strapiombante parete Est del Cerro Escudo, tra le Torri del Paine. Una scalata artificiale con difficoltà fino all’A4 superiore, affrontata spostandosi per 34 giorni sulla parete senza mai tornare a terra.
 
Poi la nuova via aperta in stile alpino sulla Sud del Nuptse dai rancesi Patrice Glairon Rappaz e Stéphane Benoist, e infine il concatenamento di 4 vie, in salita e discesa, sul McKinley, compiuta dai giapponesi Katsutaka Yokoyama, Fumitaka Ichimura e Yusuke Sato lo scorso maggio.
 
I tre Piolet d’Or della 17esima edizione sono stati assegnati però ad altre tre grandi imprese con tre motivazioni differenti. La giuria infatti, presieduta dal grande alpinista britannico Doug Scott, ha premiato due salite giapponesi e una svizzera.
 
Per lo "spirito di esplorazione" hanno vinto il giapponese Kazuya Hiraide e la compagna Kei Taniguchi, che è diventata così la prima donna della storia a vincere il Piolet d’Or. La coppia tra il 29 settembre e il 5 ottobre 2008 ha compiuto la prima ascensione della parete sud-est del Kamet, montagna di 7.756 metri nell’Himalaya del Garhwal. "Samurai Direct" è lunga 1800 metri con difficoltà di M5+ e AI5+.
 
Per "l’impegno complessivo" (non meglio precisato), ha vinto ancora una spedizione giapponese, quella di Fumitaka Ichimura, Yusuke Sato e Kazuki Amano. Gli alpinisti tra il 16 e il 22 settembre 2008 ha salito in rigoroso stile alpino l’inviolata parete nord del Kalanka, una vetta di 6931 metri in India. "Bushido" è lunga 1800 metri e presenta difficoltà di M5.
 
Infine la giuria ha premiato per la "difficoltà tecnica" gli svizzeri Ueli Steck e Simon Anthamatten che hanno compiuto la prima ascensione della parete nord del Tengkangpoche, montagna alta 6.500 metri, in Himalaya. "Checkmate" è stata aperta tra il 21 e il 24 aprile 2008, è lunga lunga 2000 metri, con difficoltà di M7, VI e A0 e WI5.
 
"Questa edizione – ha dichiarato Doug Scott – segna la rinascita dei Piolets d’Or. Per tutti noi non ci sono dei vincitori ne dei perdenti. I premiati sono gli ambasciatori di una pratica, di un’arte, di una passione".
 
Tutte le salite sono state scelte dalla giuria all’unanimità. Durante la 17esima edizione del Piolet d’Or sono poi stati assegnati altri due importanti premi, quello alla carriera a Walter Bonatti, e lo "Spirit of mountaineering" dell’Alpine Club britannico, che ha premiato la squadra di alpinisti che l’anno scorso rinunciò alla vetta per andare in soccorso all’alpinista Inaki Ochoa. Per tentare di salvare l’alpinista basco, purtroppo deceduto sulla sud dell’Annapurna, si erano precipitati in una colossale spedizione di soccorso, Steck e Anthamatten, il kazakho Denis Urubko, il russo Alexei Bolotov e il canadese Don Bowie.
 
 
Valentina d’Angella
 
Foto courtesy of www.intotherocks.net

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