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Obama, finalmente Bears Ears monumento nazionale “per i climbers”.

Risale ad almeno 80 anni fa la prima proposta, ad opera di alcuni membri del Congresso, segretari di Stato, leader dei Nativi Americani e ambientalisti locali, per la protezione dell’area di Bear Ears, nel sud-est dello Utah, Stati Uniti. Dopo qualche labile tentativo mai andato in porto, il Presidente degli Stati Uniti d’America Barack Obama ha rotto questo stallo politico il 28 Dicembre scorso: ha personalmente firmato un disegno di legge che prevede la creazione del “Bears Ears National Monument”.

Con questa svolta viene protetta in modo permanente un’area che copre 1,35 milioni di acri amati dagli appassionati dell’outdoor e, in particolare, dell’arrampicata. Nell’area infatti sono presenti località, Indian Creek, Lockhart Basin, Arch Canyon, Texas Canyon e altre località, tutte note per offrire la migliore arrampicata su arenaria del mondo.

È interessante notare, inoltre, che nella proclamazione ufficiale viene citata in particolare l’”American Access Fund” (AFF): associazione che rappresenta appunto gli interessi dei climber statunitensi. Proprio a questo ente verrà affidato un ruolo attivo nella progettazione della gestione del monumento.

In un comunicato stampa l’AAF ha ringraziato il Presidente Obama per la creazione del “Bears Ears National Monument” e ha osservato come sia l’unica soluzione per proteggere le risorse ambientali e culturali presenti sul territorio. Questa regione, infatti, è stata per anni l’obiettivo di interessi imprenditoriali che miravano all’estrazione delle risorse naturali, all’uso irresponsabile del territorio e a saccheggiare i siti culturali dei nativi americani.

Motivi che spesso hanno determinato la perdita di aree e ambienti inestimabili, in altre parti dello stato e del pianeta, e che ora non ci possiamo più permettere.

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