
Sul Monte Bianco, ad esempio, sono state adattate alcune cabine della SkyWay, che presenta, in più, degli ascensori sui collegamenti verticali. Le cabine possono ruotare di 360°, offrendo una vista spettacolare sul panorama; le aree ristorante del Pavillion du Mont-Frery e di Punta Helbronner sono entrambe dotate di servizi igienici accessibili a tutti.
Gli impianti di Passo Pordoi e Predazzo, in Trentino, presentano i parcheggi CUDE (Contrassegno Unico Disabile Europeo): le cabine sono attrezzate con posti riservati e, a Canazei, si accede alla funivia su un tapis roulant. In Alta Badia la cabinovia Boè, che fa parte del circuito del Sellaronda e da Corvara conduce a Piz Boè, gli utenti possono facilmente arrivare alla biglietteria e alle cabine grazie alle rampe, che annullano i dislivelli. Sempre in Dolomiti, la cabinovia Piz La Ila è accessibile senza incontrare ostacoli sia a valle, che a monte, dove anche chi ha disabilità motorie può percorrere una serie di sentieri su terreno sterrato di media pendenza, ampi e senza ostacoli o rocce lungo il percorso di visita.
Anche su Gran Sasso, negli Appennini, la tecnologia ha permesso di ammodernare la struttura, con i parcheggi, le rampe e un elevatore che permette anche a chi fa uso di sedia a rotelle di raggiungere le cabine in modo agevole.