Alpinismo

A Bonatti il Piolet d'or per la carriera

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COURMAYEUR, Aosta — Sarà Walter Bonatti a ricevere la prima "Piccozza d’oro alla carriera". Il riconoscimento sarà consegnato al grande alpinista il 24 aprile durante il prossimo Piolet d’Or, e sarà una una delle tante novità dell’edizione di quest’anno.

Nel primo anno di istituzione della "Picozza alla carriera", la giuria internazionale del Piolet d’Or 2009, con a capo Doug Scott, ha deciso di assegnare il premio a uno dei più grandi alpinisti del mondo che tra gli anni ’50 e ’60 ha messo a segno alcune delle salite che hanno fatto la storia dell’alpinismo.
 
Walter Bonatti, classe 1930, non ha bisogno certo di presentazioni. Tantissime infatti le grandi imprese sulle Alpi, in Patagonia e in Himalaya che l’hanno visto protagonista. Dalla salita sulla parete est del Grand Capucin, alla prima ascensione in solitaria del pilastro sud-ovest del Petit Dru, al Gasherbrum IV nella spedizone con Cassin e Mauri, all’amara vicenda del K2.
 
Il premio alla carriera verrà consegnato a Bonatti il 24 aprile, durante la prossima edizione del Piolet d’Or, e sarà una delle tante novità della prossima edizione.
 
Negli stessi giorni verrà consegnato un’altro importante nuovo riconoscimento, lo "Spirit of Mountaineering". Si tratta di un premio a parte rispetto ai Piolet d’Or, assegnato a discrezione dell’Alpine Club.
 
Secondo le prime notizie si proporrebbe di premiare il "vero Spirito dell’Alpinismo" di coloro che hanno saputo rinunciare al proprio obiettivo alpinistico per aiutare un compagno in difficoltà e rischiando per questo la propria vita.
 
A ricevere il premio per la prima volta sarà la straordinaria squadra internazionale di soccorso che ha rischiato la vita per cercare di salvare Inaki Ochoa, morto lo scorso maggio su una delle più pericolose pareti himalayane, la sud dell’Annapurna. Al tentativo parteciparono alcuni grandi alpinisti, tutti poi premiati con la medaglia d’oro dal governo basco. Lo "Spirit of Mountaineering" sarà quindi assegnato a Simon Anthamatten, Alexey Bolotov, Don Bowie, Horia Colibasanu, Ueli Steck e Denis Urubko.
 
 
Valentina d’Angella

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