Sotto le nevi dell’Himalaya: scoperte sei nuove specie vegetali
Anche l’ambiente più ostile può ospitare la vita: lo ha documentato uno studio, pubblicato sul forum Microbial Ecology, con la scoperta di sei nuove piante cresciute sull’Himalaya, oltre i 5000 metri di altitudine; un fatto dovuto alla fusione dei ghiacciai.
Tutto parte dai microrganismi che, una volta ritirato il ghiacciaio, colonizzano per primi la zona sub-nivale, ovvero la fascia compresa tra il piano nivale e quello alpino, e permettono alle piante di trovare un ambiente favorevole alla crescita: alcuni funghi e batteri, infatti, si diffondono attraverso le spore rilasciate nell’aria, e, una volta attecchiti, utilizzano diversi processi biologici, come la fotosintesi o l’azotofissazione, per depositare nel suolo i nutrienti necessari alle piante. Queste, poi, arricchiranno il terreno, mediante rizodeposizione (cioè rilasciando materiale organico).
I ricercatori hanno classificato cinque piante e un’erba perenni, trovando, nelle radici, diversi tipi di microbi le cui OTU (unità tassonomiche operative, che permettono la classificazione di specie simili) assomigliavano molto a quelle di alcune piante della costa e dell’entroterra antartico.
(Photo courtesy of Microbial Ecology)