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“Intorno alla terra dei cammini”, per fare chiarezza sui progetti riguardanti il territorio ciociaro

CECCANO, Frosinone — Si è tenuto sabato 5 novembre a Ceccano (Frosinone) il convegno “Intorno alla terra dei Cammini”. Si tratta di un incontro fortemente voluto dalla sezione CAI di Frosinone e realizzato con il più ampio sostegno dell’amministrazione comunale fabraterna e con il supporto della Camera di Commercio e della Coldiretti di Frosinone. I realizzatori ringraziano inoltre per la preziosa collaborazione la locale associazione culturale Cultores Artium. Obiettivo di questa giornata era “fare finalmente chiarezza sulla progettualità in atto, sulla sua attuazione pratica e sulle modalità con cui attuare quest’ultima”, afferma Diego Magliocchetti, responsabile Terre Alte Lazio. Il tutto ovviamente riferito all’ampia rete sentieristica e alla sua fruizione presente in terra Ciociara.

Sono intervenuti per discutere sul passato, presente e futuro del cammino in queste terre, oltre al già citato Diego Magliocchetti: Stefano Gizzi, assessore comunale alla cultura; Mario Sodani, assessore comunale alla pubblica istruzione; Vincenzo Di Gironimo, “Gruppo Terre Alte” del Comitato Scientifico Centrale del CAI; Michele Del Giudice, già Presidente della sezione CAI di Foggia e camminatore sui cammini del mondo; Paolo Sellari, presidente della sezione CAI di Frosinone; Patrizia Rotondi, esperta di Web Tourism; Giuliano Fabi, studioso di usi e costumi locali; Paolo De Ciutiis, direttore della Coldiretti di Frosinone e ultimo, ma non ultimo, Stefano Ardito noto giornalista, scrittore e pubblicista.

Dai risultati ottenuti al termine del convegno si sono evidenziate le ottime potenzialità dell’area ma anche le criticità ancora da risolvere per giungere ad una piena fruibilità degli itinerari presenti nella Provincia di Frosinone. Itinerari, il cui sfruttamento turistico, può portare degli indubbi valori aggiunti al territorio. “In particolare quando un territorio come quello Ciociaro”, fa notare Magliocchetti, “abbia necessità di riscatto e di puntare a nuovi e concreti obiettivi in tema di sviluppo economico e sociale dopo le scelte strategiche dei tempi passati. Scelte su cui pesano dei dubbi in tema di salvaguardia ambientale e di concretezza nei risultati raggiunti”.
Opinione comune di tutti i partecipanti è infine la necessità di portare il lavoro sui sentieri del territorio ad uno stadio successivo “in particolare per quanto riguarda temi fondamentali come la segnatura ufficiale degli itinerari e l’accoglienza, strutturate in modo da favorire la presenza costante di fruitori”. Fondamentale per l’applicazione pratica di questo punto è il coinvolgimento del Club Alpino Italiano, organo “in grado di offrire una profonda conoscenza del territorio e di metterla a disposizione di tutta la comunità, ma che dispone anche degli strumenti tecnici e delle risorse umane necessari alla migliore realizzazione pratica”.
Gian Luca Gasca

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