AlpinismoAlta quota

Dhaulagiri, dietrofront a 7000 metri per forte vento. Intervista a Panzeri

Dhaulagiri 8173 m, the perfect 8000er
Dhaulagiri 8173 m (Photo worldalldetails.com)

Updated KATHMANDU, Nepal — “C’era il sole quando siamo partiti poi si è alzato un ventone, ha cominciato a nevischiare, è scesa la nebbia ed è diventato tutto nero. Dove vai con queste condizioni? Rientri e speri nella prossima”. Niente di fatto per Mario Panzeri e compagni sul Dhaulagiri. Anche questo tentativo di vetta, purtroppo, non è riuscito ad andare a segno: gli alpinisti hanno dovuto rinunciare alla salita per le forti raffiche di vento che li hanno sorpresi durante la salita a campo 3.

Il dietrofront è avvenuto ieri, a circa 7000 metri, mentre gli alpinisti salivano da campo 2, dove avevano passato la notte, a campo 3, da dove avrebbero dovuto partire per il tentativo di vetta finale. Il gruppo era formato da Mario Panzeri, Giampaolo Corona, Marco Confortola e il suo Sherpa, Sanghe Dawa Sherpa con Cleo Wiedlich e una spedizione di iraniani: ora stanno tutti tornando verso il campo base.

“C’era un vento fortissimo – racconta Panzeri – secondo me sui 70 km orari, e un sacco di neve. Era molto pericoloso. Battevamo traccia con neve fresca che ci arrivava fino al ginocchio. Erano le due e mezza quando abbiamo rinunciato. Mancavano 2 ore a campo 3, ma con quel vento lì dove volevi andare? C’era il sole quando siamo partiti poi si è alzato un ventone, ha cominciato a nevischiare, è scesa la nebbia ed è diventato tutto nero. Avevamo anche una tenda a 7000, ma era un pedio piuttosto ripido, c’erano delle roccette e il vento continuava a portar giù neve, rischiavamo che spazzasse via noi e la tenda insieme. Siamo scesi e via, pazienza, riproveremo. Però ci servono 2 giorni buoni buoni”.

Panzeri, a cui manca solo il Dhaulagiri per completare la collezione dei 14 ottomila, dovrà così rimandare il tentativo di vetta alla prossima finestra di bel tempo.

“Abbiamo avuto novità sul meteo stamattina – racconta Panzeri -. Settimana prossima dovrebbero esserci giorni buoni per la cima, probabilmente il 17 e il 18. Adesso aspettiamo conferma sulle previsioni e faremo il piano. Ci abbiamo provato, ma d’altronde in primavera le finestre belle arrivano sempre verso fine maggio, mai prima”.

Insomma – diciamo – te lo fanno sudare questo 14esimo ottomila. “Eh sì, cavoli – risponde Panzeri-. Che montagnaccia! Sono stato 5 volte a campo 1, 4 a campo 2, e 1 volta a 7000, adesso basta. Su e giù con neve fino al ginocchio, è lunga. Adesso siamo in tenda, e tant per cambià, el fiòca (tanto per cambiare, nevica). Non ho ancora visto un giorno senza neve. Ho sentito che Russell Brice è venuto via dall’Everest perchè c’è poca neve. Ditegli di venire qua, se vuole, che di neve ce n’è fin troppa!”.

Peccato che, con il dietrofront di ieri, sfumi per l’alpinista lecchese la possibilità di concludere in bellezza la collezione proprio oggi, giorno in cui cade il suo 48esimo compleanno. Si consolerà con una festa al campo base?

“Stasera, stasera – risponde sorridente Panzeri -. Mangeremo insieme con Marco, gli sherpa, Ryan Waters e Cecilie Skog. Non so qual è il menu, forse pasta al sugo. Comunque mi hanno promesso la torta”.

Dunque buon appetito, e tanti auguri da tutta la redazione!

 

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2 Commenti

  1. Mario sei troppo un mito!!!!
    Tanto sappiamo che non verrai via di lì fin che non avrai messo il piede sulla cima.. è o no il tuo regalo di compleanno?!?!
    Incrocio le dita perché la finestra di bel tempo arrivi presto e da buona lecchese tifo per e con te!
    Auguri per oggi ed In bocca al lupo per i prossimi giorni!

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