Super stangata prenatalizia per i visitatori dei Parchi nazionali degli Stati Uniti
Dal prossimo 1° gennaio per accedere alle undici aree protette più visitate degli States si dovranno sborsare 100 dollari in più a persona. La nuova tassa non sarà applicata ai cittadini statunitensi
“Intendiamo fare in modo che i turisti internazionali «contribuiscano equamente» alla loro tutela dei nostri parchi nazionali, aveva detto Doug Burgum, segretario all’Interno del governo degli Stati Uniti. Il come è da pochi giorni chiaro a tutti: obbligare i turisti al pagamento di una super sovrattassa d’ingresso alle 11 aree protette più visitate del Paese: 100 dollari a persona.
Giusto per esemplificare va detto che oggi per entrare a Yosemite il biglietto costa 25 dollari per un’auto con quattro passeggeri a bordi. Dal prossimo primo gennaio a quei 25 dollari ne andranno aggiunti altri 400, ovvero 100 per ogni membro dell’equipaggio. La nuova tassa riguarda solo gli stranieri visto che nessun aumento è previsto per i cittadini statunitensi, in linea quindi con lo slogan “American first”, incessantemente ripetuto dal presidente Trump.
Nei mesi scorsi abbiamo visto che alcuni provvedimenti abnormi dell’Amministrazione a stelle e strisce sono poi stati revocati o, almeno, annacquati. Non pare, al momento, che ciò possa ripetersi in questo caso, nonostante le preoccupazioni degli abitanti nelle zone interessate. Si teme infatti una ulteriore riduzione dei flussi turistici, come ha spiegato Jonathan Farrington, dirigente dell’ente del turismo della contea di Mariposa (dove di trova lo Yosemite National Park): “l’aumento dei prezzi scoraggerà molti turisti stranieri e visto che circa la metà dei posti di lavoro nella Contea è legata al turismo, e che i visitatori internazionali sono un quarto di quelli che visitano lo Yosemite, molti posti di lavoro potrebbero essere a rischio”. Una situazione delicata, dunque, anche in considerazione della riduzione del 9% , nel 2025, degli arrivi da oltrefrontiera determinata da fattori come l’inflazione, la fluttuazione dei tassi di cambio e l’aumento dei costi dei viaggi.
I Parchi nazionali che richiederanno i 100 dollari in più
I parchi nazionali che applicheranno il sovrapprezzo di 100 dollari per ogni visitatore non residente negli Stati Uniti sono: Acadia National Park, Bryce Canyon National Park, Everglades National Park, Glacier National Park, Grand Canyon National Park, Grand Teton National Park, Rocky Mountain National Park, Sequoia & Kings Canyon National Parks, Yellowstone National Park, Yosemite National Parks e Zion National Park.





