Svolta storica: alle Tre Cime di Lavaredo in auto solo su prenotazione
Da domani 25 maggio potranno salire fino al Rifugio Auronzo solo 700 auto al giorno, che dovranno prenotare il passaggio su un sito del Comune di Auronzo. Le prime proteste degli operatori turistici
È uno degli esempi più conosciuti, controversi e dibattuti di come il sovraffollamento turistico, quello che con l’anglicismo imperante viene definito overtourism, metta a rischio non solo l’ambiente montano ma anche la qualità dell’esperienza delle persone che lo visitano.
Stiamo parlando della strada a pedaggio che da Misurina sale al rifugio Auronzo alla base delle Tre Cime di Lavaredo. Ebbene, da domenica 25 maggio si volta pagina. Per accedere al parcheggio sommitale in uno dei luoghi simbolo delle Dolomiti patrimonio Unesco da domenica bisognerà prenotare. A regime, il numero massimo consentito di auto sarà 700 al giorno.
Il problema del sovraffollamento turistico in quell’area non è certo nuovo, se ne discute da anni, ma nelle ultime stagioni estive è diventato un’emergenza ambientale. L’intasamento di auto che tentano di raggiungere le Tre Cime nei giorni di punta si riflette anche sulla viabilità attorno al Lago di Misurina, da dove parte la strada con incolonnamenti e soste selvagge. Il provvedimento che istituisce la prenotazione obbligatoria è stato preso dal Comune di Auronzo, nel cui territorio ricadono sia la strada che il parcheggio. Si tratta di un test, una fase sperimentale che da domenica durerà un mese. Il provvedimento, come si legge sul sito da cui è possibile avere tutte le informazioni e prenotare sito “rientra nel nuovo sistema di gestione della mobilità, pensato per tutelare l’ambiente, migliorare l’esperienza dei visitatori e ottimizzare i flussi verso una delle meraviglie più iconiche delle Dolomiti”.
L’accessibilità pianificata
Sebbene se ne parli da molto tempo si stratta di una decisione “storica” imposta dalla situazione contingente andata via via degenerando. Mediamente in quota le presenze turistiche andavano da 8.000 a 10.000 al giorno con picchi nei periodi punta di 13.000. L’accessibilità è stata pianificata e calmierata tramite un calendario e una segmentazione all’accesso per fasce orarie e per tipologia di mezzo utilizzato. Il tratto a pedaggio è lungo circa 6 km, dal Lago d’Antorno, dove c’è il casello, al Rifugio Auronzo (2333 m).
A titolo di esempio la tariffa per un’autovettura è di 40 €, per un motociclo 26 €, per gli autobus da 60 a 180 €. Veicoli appartenenti a Guide alpine, Accompagnatori di media montagna, Guide ambientali ed escursionistiche pagano 150 € per l’intera stagione. I residenti nel comune 5 €.
Chi non si prenota non ha altre alternative se non scegliere di raggiungere le Tre Cime a piedi senza pagare il pedaggio, percorrendo sentieri escursionistici ben segnalati, oppure utilizzando gli autobus e le navette che partono da Cortina, da Auronzo o da Dobbiaco.
Questa strada tanto famosa e fonte di polemiche, oggi asfaltata e super trafficata, venne costruita da parte italiana per scopi militari durante la Grande Guerra. Nel dopoguerra e si ha notizia che a raggiungere per la prima volta in automobile il Rifugio Auronzo (che allora si chiamava Principe Umberto) fu un certo Claudio Bombassei Vettor di Auronzo di Cadore nel 1923.
Dopo cento anni si è superata la capienza accettabile. Sarà il test a dare una prima risposta sulla validità del provvedimento ai molti che lo approvano e agli operatori che temono una flessione dell’afflusso turistico.