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Il Veneto celebra i 70 anni dall’istituzione del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico

Delle originarie 26 stazioni del CNSAS ben 11 si trovavano sulle montagne venete. Mostre e spettacoli e una nuova sede

Anche nel Veneto, così come accade in altre regioni della montagna italiana, si celebrano i 70 anni dalla nascita del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS). Quando il 4 settembre 1954, durante una riunione del Cai a Bognanco (all’epoca in provincia di Novara e oggi in quella del Verbano-Cusio-Ossola), vennero costituite le prime 26 Stazioni del Soccorso alpino, ben 11 erano venete.

Quelle di Agordo, Arsiero, Auronzo, Belluno, Cortina d’Ampezzo, Feltre, Padola, poi divenuta Val Comelico, Pieve di Cadore, San Vito di Cadore, Sappada, Schio e Valdagno.  E la ragione di tale importante presenza delle stazioni sul territorio veneto rappresentava, oltre che l’innato spirito di solidarietà diffuso tra gli abitanti di tutte le Terre alte, anche la passione e l’amore per le montagne della regione che hanno sempre attratto migliaia di escursionisti, alpinisti, scialpinisti da tutto il mondo a cominciare ovviamente dalle Dolomiti. Il 1954 fu anche l’anno della conquista del K2 da parte della spedizione italiana guidata da Ardito Desio, ed è l’anno in cui un ampezzano, Lino Lacedelli assieme ad Achille Compagnoni, mise piede sulla seconda cima del mondo. E fu il Consiglio Centrale del CAI, riunito a Bognanco per celebrare quella vittoria– come ha scritto su queste pagine Stefano Ardito- a decidere di dar vita a ben 26 stazioni di soccorso diffuse sull’intero arco alpino.

Più di tre mesi dopo quella prima riunione, 12 dicembre 1954, a Clusone, nelle Alpi bergamasche, la Commissione soccorsi alpini si evolve in una Direzione del CNSA, Corpo Nazionale Soccorso Alpino (oggi oggi CNSAS, Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico), che raccoglieva in un’unica organizzazione tutte le strutture esistenti. Scipio Stenico venne nominato direttore e vennero istituite le prime Delegazioni là dove il Soccorso alpino aveva assunto forme più organizzate, sul modello di Tarvisio (UD), Belluno, Trento, Edolo (BS), Bergamo, Sondrio, Borgosesia (VC), Aosta e Domodossola (VB).

In Veneto oggi operano tre Delegazioni: II Dolomiti Bellunesi, XI Prealpi Venete, VI Speleologica, con il compito di prevenire gli infortuni nell’esercizio delle attività alpinistiche, escursionistiche e speleologiche, “per il soccorso degli infortunati e dei pericolanti e per il recupero dei caduti”.

Gli eventi celebrativi in Veneto

Il primo degli eventi organizzati dal Soccorso alpino e speleologico Veneto per le celebrazioni dell’importante traguardo è una mostra fotografica ospitata fino al 15 ottobre nei loggiati della Prefettura di Belluno. Si tratta di immagini simboliche di settant’ anni di soccorsi, addestramenti, volti, mezzi impiegati.

Venerdì 11 ottobre alle 21 nell’ambito della rassegna “Oltre le vette”, al Teatro Dino Buzzati di Belluno si terrà la serata “Di Roccia e di Cuore” 1954-2024: 70 anni di solidarietà. Il Buon compleanno al Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico verrà sintetizzato in sette parole: Origini, Ieri, Solidarietà, Evoluzione, Tecnica, Profondità, per ricordare i sette decenni dalla nascita del Corpo ad oggi nei ricordi dei soccorritori degli inizi e attuali, tra aneddoti ed emozioni. All’esterno del teatro sarà presente lo stand del CNSAS che distribuirà gadget e informazioni.

Sabato 19 ottobre alle 11, alla presenza di istituzioni locali e regionali, rappresentanti di enti e associazioni e dei soccorritori delle 27 Stazioni venete attuali (alle 11 iniziali negli anni se ne sono aggiunte molte altre per coprire un numero sempre maggiore di vallate e montagne), sarà inaugurata la nuova sede del Soccorso alpino e speleologico Veneto, in Via Caduti 14 Settembre 1944, n.34/b, con la benedizione del Vescovo, Monsignor Renato Marangon. Nell’occasione sarà presentato il libro “Di roccia e di cuore”, pubblicato da Antiga Edizioni, che raccoglie i ricordi personali di oltre 140 tra soccorritori e persone soccorse. Racconti degli interventi e delle vicende più sentite dai protagonisti, attraverso i quali si snoda la storia dell’Associazione, in rappresentanza delle centinaia di volontari che hanno dedicato il loro impegno sulle montagne del Veneto in questi sette decenni.

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