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Aprirà nel 2024 il Museo Messner di Monte Elmo

Il nuovo museo dell’alpinista e imprenditore altoatesino si chiamerà MMM Roca e sarà dedicato all’arrampicata e alla sua storia

Reinhold Messner è ancora un creatore di musei. La sua nuova creatura, il MMM Roca, verrà inaugurato tra l’estate e l’autunno del 2024 a 2050 metri di quota, accanto all’arrivo degli impianti di risalita che s’inerpicano sui pendii del Monte Elmo con partenza da Sesto e da Versciaco. Il luogo, anche se trasformato dalle funivie e dalle piste, conserva dei magnifici boschi, ed è uno straordinario balcone sulle Dolomiti di Sesto, che appaiono in tutta la loro imponenza verso sud. E’ un panorama che emoziona d’inverno gli sciatori, e che migliora ancora, in estate, per chi sale lungo un comodo sentiero fino ai 2434 metri della vetta del Monte Elmo, Helm in tedesco, dove una casermetta italiana in disuso presidia il confine di Stato con l’Austria.

Il nuovo Museo Messner, attualmente in costruzione, prenderà il posto della vecchia stazione a monte della funivia che sale da Sesto, in Val Pusteria. L’intervento è stato finanziato dalla 3 Zinnen SpA, la società di gestione degli impianti. Il progetto del MMM Monte Elmo è dell’architetta Ulla Hell dello Studio Plasma di Sesto.

Il nuovo MMM Roca, una parola che significa “roccia” in spagnolo e in ladino, sarà dedicato all’arrampicata, dall’invenzione di questo sport sui pinnacoli di arenaria della valle dell’Elba, tra la Germania e la Repubblica Ceca, fino alle odierne galoppate in free solo sulle pareti più difficili delle Alpi e delle Americhe.

Ancora una volta, Reinhold Messner affronta le paure, le esperienze ai confini della morte e la totale esposizione che caratterizzano l’arrampicata sulle grandi pareti” spiega il comunicato che annuncia la prossima apertura del museo. Tra i pezzi principali figurerà la “Goddes of Protection”, una statua di bronzo proveniente dall’Himalaya, simbolo da quasi due secoli della protezione indispensabile per affrontare l’arrampicata estrema su roccia e ghiaccio.

Anche con la nuova destinazione d’uso della struttura tecnica come spazio espositivo, il carattere grezzo dell’edificio esistente deve rimanere” aggiunge l’architetta Ulla Hell. “Il progetto punta a rendere l’ambiente intorno al Museo più tranquillo, nonostante le tracce della funivia e del suo funzionamento. L’opera architettonica dovrebbe integrarsi bene nella topografia della zona, il volume principale della vecchia stazione viene messo in primo piano dal punto di vista visivo”.

Il primo museo di Reinhold Messner, nel castello di Juval in Val Venosta, è stato aperto al pubblico nell’ormai lontano 1995. Undici anni dopo, nel 2006, ha aperto le porte il MMM di Castel Firmiano, Schloss Sigmundskron in tedesco, il cuore del sistema espositivo, che sorveglia la città di Bolzano.

Completano l’elenco dei Messner Mountain Museum le strutture di Solda (MMM Ortles, dedicata al ghiaccio), Brunico (MMM Ripa, dedicata ai popoli montanari) e di Plan de Corones, dedicata alle Dolomiti che chiudono l’orizzonte verso sud. Come in quest’ultima struttura, che è stata inaugurata nel 2015, Reinhold Messner ha scelto di collaborare con la società di gestione degli impianti di risalita, puntando a tenere aperto e visitabile il museo sia in estate sia durante la stagione invernale.

L’altra scelta compiuta da Messner è quella di concentrare i suoi musei “ufficiali” in Alto Adige/Sudtirolo, la terra dove l’alpinista diventato imprenditore è nato, e dove è tornato a radicarsi dopo le contestazioni di qualche decennio fa. Di conseguenza, è uscito dal circuito il Museo Dolomites del Monte Rite, tra la Val di Zoldo e la Valle del Boite, nel settore delle Dolomiti che si trova in provincia di Belluno.

Come il Museo Sherpa Himal, inaugurato qualche mese fa da Reinhold Messner in Nepal, il MMM Dolomites diventerà di proprietà della MMH, la Messner Mountain Heritage. Da qualche anno, la responsabile dei Messner Mountain Museum è Magdalena, la figlia del fondatore.

Sono solo un piccolo scalatore tra tanti. Ci sono 200 anni di storia da raccontare, e qui ci concentriamo sulla roccia” scrive Reinhold nel presentare il nuovo MMM Roca. Il comunicato che annuncia la sua prossima apertura ripete più volte che quello affacciato su Sesto sarà l’ultimo museo dell’alpinista. Messner, però, ci ha già stupito molte volte. La parola “ultimo”, come la parola “impossibile” qualche decennio fa, potrebbe essere smentita in futuro.

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