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Bali proibisce il trekking: i turisti profanano le nostre montagne sacre

Il governo di Bali in Indonesia annuncia il divieto di trekking su vulcani e montagne a causa dei comportamenti inappropriati degli escursionisti, sconvolgendo l'industria turistica locale

Il governo locale di Bali, isola famosa e bellissima e provincia dell’Indonesia, ha annunciato il divieto di trekking su tutti i vulcani e le montagne dell’isola a causa del cattivo comportamento degli escursionisti. La proibizione, che deve ancora essere ufficializzata, riguarderebbe non solo i turisti ma anche i locali, e sarebbe a tempo indeterminato. Le uniche eccezioni alla regola sarebbero la celebrazione di eventi religiosi e la gestione di calamità naturali.

Queste montagne sono sacre. Se vengono danneggiate, è come degradare la sacralità di Bali”, ha affermato Wayan Koster, governatore balinese, in una conferenza stampa. Il divieto arriva dopo una serie di comportamenti indecorosi da parte dei turisti, come il caso del ventiquattrenne russo che ha pubblicato sui social una sua foto seminudo sul Monte Agung, 3142 metri, sito sacro per la popolazione dell’isola, che è in prevalenza di religione indù. Un altro incidente simile, come confermato da CNN Travel, è avvenuto nel 2021, quando è stato girato un video pornografico sul Monte Batur, 1717 metri, un vulcano attivo che è un altro dei luoghi sacri di Bali.

Nonostante ciò, il progetto di divieto ha destato non poche critiche da parte dei balinesi che lavorano nel turismo. “Capiamo e supportiamo il fatto che le autorità perseguano chi si comporta male. Ma Wayan Koster deve anche pensare ai locali che lavorano nel turismo. Un divieto restrittivo allontanerà i turisti, il che sarebbe terribile. Bali sta appena iniziando a riprendersi dalla pandemia, non è un buon momento per scegliere quali turisti vogliamo. Invece, potrebbero essere incrementati i controlli della polizia e le multe”, ha dichiarato a CNN Travel una guida balinese che propone escursioni organizzate.

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